Collect Ettore Fieramosca Ossia La Disfida Di Barletta Formulated By Massimo DAzeglio In PDF

questa piccola, superba edizione Fabbri datata, cè un pezzo di Risorgimento, Ebbene sì, perché lautore Massimo dAzeglio fu uno dei più grandi intellettuali e uomini politici liberali del suo tempo, un aristocratico che abbandonò il sentiero tracciato dalla famiglia per abbracciare la causa dellUnità dItalia.
Fu mentre dipingeva un quadro dal titolo La Disfida di Barletta che gli venne unidea: un romanzo sarebbe meglio servito a “mettere un po di fuoco in corpo agli Italiani”.
Così, neliniziò a scriverlo e infine nello pubblicò o meglio, riuscì a pubblicarlo, visto che passò incredibilmente attraverso le rigide maglie della censura austriaca.
Piegando la Storia per i propri fini, ammantando di unaurea mitica e anacronistica un episodio delle Guerre dItalia avvenuto nelfortunelli, non ho abbastanza spazio per addentrarmi in una pur breve sintesi dellambientazione storica, dAzeglio costruisce con Ettore Fieramosca larchetipo del patriota italiano badate bene, italiano onorevole e coraggioso, indomito, gentile, attaccato alla Patria fino a mettere a repentaglio la vita.
Discorso prettamente risorgimentale, che serviva appunto a eccitare gli animi anelanti la libertà dalloppressore, E vi riuscì: poche altre opere artistiche possono dirsi “ispiratrici” del movimento unitario, e queste portano i nomi di Nabucco e lacronimo VIVA VERDI correlato e di Le mie Prigioni, di Pellico.

Collect Ettore Fieramosca Ossia La Disfida Di Barletta Formulated By Massimo DAzeglio In PDF

Forse per questo oggi è praticamente dimenticato, Relegato a un tipo di narrativa “minore” già il romanzo storico nel complesso non è tenuto in gran conto, se si eccettua IL romanzo storico e italiano per antonomasia, sì proprio Lui e forse sorpassato dai suoi stessi scopi filantropici abbastanza manifesti, in pochi ne ricordano lesistenza.

È un vero peccato. I primi capitoli brillano per impostazione, caratterizzano luogo e personaggi con abili pennellate e una volta che si entra nel vocabolario deltoscano, come per il “suocero” si è già immersi nella Barletta assediata del, in mezzo alla soldataglia spagnola dalle variopinte uniformi.
FARE LITALIA O GLI ITALIANI


”La disfida di Barletta”, regia di Alessandro Blasetti,.


Ilfebbraio delsi tenne in Puglia quella che è passata alla storia come la disfida di Barletta: un duello tra tredici cavalieri francesi contro tredici cavalieri italiani che difendevano i colori spagnoli.

Sì, perché, qualche anno prima, Spagna e Francia si divisero il regno di Napoli senza interpellarne il re Federico I: la Spagna invase da sud, la Francia da Nord, il re si dette alla fuga.
Gli stranieri, però, non si misero daccordo su come dividersi il bottino e cominciarono a farsi guerra, Non avevano di meglio da fare
Forse no, Ma comunque seppero limitare i danni: invece di rovinose e rumorose e polverose e costose battaglie tra eserciti, organizzavano duelli, scontri in campo chiuso tra mini eserciti con tanto di giudici e arbitri e regole.

Tredici, come appunto nel caso di Barletta,
A guidare gli italiani pronti a perdere la vita in nome degli spagnoli !, cera proprio Ettore Fieramosca,
Gli italiani vinsero alla grande, sia per valore che per tattica di combattimento, Siccome la cosa non è successa spesso, di questa piccola vittoria sè creato un mito,
Che DAzeglio riprende in chiave risorgimentale, concedendosi un po di svarioni storici, Ma tantè, cuor di patriota non si comanda,


Il castello di Morreale ricostruito negli studi Titanus,

Anche Mussolini sinvaghì di questa fatterello e lo fece suo per propagandare lamor di patria e del fascismo, che secondo lui la patria rappresentava al meglio.

Siccome il DAzeglio, per quanto nazionalista e patriota, non vedeva molto per la quale la spedizione garibaldina dei Mille e lannessione del Mezzogiorno, giudicate frettolose, mi risulta che sia spesso citato nei discorsi di leader della Lega che ne esaltano lapparente razzismo.
Daltra parte il Massimo nazionale DAzeglio, non DAlema, veh se lè andata a cercare: la sua opera incompiuta causa decesso si intitolava nientepopodimenoche “La Lega Lombarda”.



Nelle scene di massa comparse e costumi a go go,

Questo romanzo fu un best seller, un caso editoriale del suo tempo stampato dallo stesso tipografo de “I promessi sposi” nel.

Ed è servito da base per ben tre film: nel, nel, e poi per ladattamento più celebre di Alessandro Blasetti delcon Gino Cervi protagonista physique du rôle.
Blasetti dichiarò due anni prima alla rivista “Civiltà fascista” la necessità di realizzare un film che parli efficacemente dell'Italia fascista amilioni di stranieri.
Un filmone, con largo impiego di comparse, costumi, armi e armature, cavalli, e tanto di castello ricostruito negli studi della Titanus.
Gioia doppia per il regime che approvava sia il patriottismo della storia sia la rilevanza tecnicocinematografica,


Elisa Cegani nel ruolo di Ginevra, donzella amata dal Fieramosca, Nel cast anche Clara Calamai, Osvaldo Valenti e Andrea Checchi,

Ora, perché a questo due stelle e al deamicisiano “Cuore” solo una In fondo, limpronta è la medesima, il patriottismo e la retorica deflagrano anche qui.

La risposta è facile: primo, il romanzo di dAzeglio non mi è stato imposto dalla scuola, E secondo, qui ci si può divertire, tra spade lance scudi cavalli ruzzoloni e damigelle Ginevra, sempre lei, anche se è solo il nome che collega, un po di spasso come in un fumettaccio si riesce a recuperare.



Il regista Blasetti sul set col protagonista Gino Cervi, Author Massima D'Azeglio was one of the leading figures of the Italian Risorgimento, As prime minister of Sardinia in the early's he awarded Cavour his first cabinet position and later persuaded King Victor Emmanuel to name Cavour as his successor.
In addition to an active political career, D'Azeglio also painted and wrote for the cause of Italian unification, Ettore Fieramosca was one of two novels that he produced,

Ettore Fieramosca is a lance and sword adventure novel that is clearly tradition in the tradition of Walter Scott.
D'Azeglio's goal was to convince Italians that they possessed sufficient martial qualities to unify Italy on their own and that they ought not to simply wait in the hope that the French would do it for them.
He states clearly at the end of the novel: "I only aimed to make Italian valor known and in this history amply bears us out.
"

Given that D'Azeglio's overriding goal was to rally popular support for the cause of Italian unification, it is not surprising that Ettore Fieramosca is not a great work of literature.
It is not however truly horrible, D'Azeglio follows the Walter Scott model in a very competent fashion, One wonders if he might have become as a good a writer of swashbuckler novels as Alexandre Dumas or Henryk Sienkiewicz had he continued to write.
He did not however. Ettore Fieramosca is a first novel that demonstrates potential and nothing more, Its value is as a document from the era of the Risorgimento,
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