Seize Your Copy La Casa In Collina Assembled By Cesare Pavese Issued In Copy
story, apparently semiautobiographical, describing the protagonist's life during theperiod in the Torino area in northern Italy, First the fascists were in control, then the allies started bombing the city, followed by the allied invasion of Sicily and Calabria, By the end of, Mussolini was removed from power and Italy sued for peace, Whereupon the Germans invaded the north and installed the puppet state of the 'Italian Social Republic', Many Italians took to the hills to become partizans and fought a vicious guerilla war with both the Germans and fascist militias, During all this time, the protagonist tries to hide from the war by living quietly outside the city where he teaches, in a house on a hill.
Not quite sitelinkNatalia Ginzburg quality but very close and thus very good, Era da tempo che volevo leggere Pavese, che avevo finora evitato, Mi intimoriva quella dose di mestizia e afflizione che mi immaginavo pervadesse la sua scrittura, e che in effetti ho ritrovato,
Questo romanzo si svolge nel periodo che va da poco prima dellarmistizio dela poco prima del termine del secondo conflitto mondiale.
Il protagonista Corrado, nel quale è facile riconoscere lo stesso Pavese, esercita di giorno la sua vita di professore a Torino ma la sera, per sfuggire ai bombardamenti alleati sulla città, si trasferisce in collina in unabitazione presa in affitto dove due donne, madre e figlia, lo accudiscono.
Nonostante Corrado sia preda dei sensi di colpa derivanti dal dormire al sicuro in un letto confortevole mentre i suoi concittadini sono continuamente esposti ai bombardamenti notturni, la sua vita procede tranquilla in questa confortevole quanto artificiosa routine.
Ma dopo larmistizio anche la collina non sarà più un rifugio sicuro, Di fronte al pericolo di finire in mano ai tedeschi o ai fascisti, Corrado sceglie di fuggire in un istituto religioso vicino a Torino, e poi ancora a casa dei suoi genitori sulle Langhe.
Nel frattempo i sentimenti di colpa e di frustrazione aumentano sempre di più, per il fatto di non aver saputo fare altro che mettersi in salvo invece di fare una scelta concreta e coraggiosa come quella di combattere nella Resistenza.
E anche per non aver saputo cogliere una seconda occasione che nel frattempo gli si era presentata, un amore di gioventù improvvisamente ricomparso sulla collina e poi di nuovo perduto a causa del suo egoismo e della sua indecisione.
Le pagine di Pavese indugiano su questi sentimenti di inadeguatezza nei confronti della vita e ci mostrano i lati peggiori di un uomo smarrito di fronte ai tragici eventi che stanno accadendo.
Un uomo che però alla fine, nel cercare una via duscita dallimpazzimento della guerra, si apre ad una visione universale della vita nel momento in cui diventa consapevole che “ogni caduto somiglia a chi resta”.
Un romanzo molto intimo e lento, che raccomando di leggere con calma per coglierne tutta la bellezza nascosta, Subiectul cărții este reprezentat de luptele dintre partizani și republicani din timpul declinului fascismului italian, Autorul, persoanaj, condamnă orice formă de violență, folosind în final o retorică care vrea să dea de înțeles că nimeni nu știe la ce sunt bune războaiele dacă sunt bune la ceva.
Poate doar morții războiului, dar ei,
Oricum, descrierea este destul de sărăcăcioasă și nu are personaje bine conturate, Adoro Cesare Pavese e questo posso dirlo anche solo dopo aver letto due suoi libri, Mi emoziona, mi fa tornare a casa in campagna, Mi fa amare la mia voglia di solitudine, Mi riporta la me bambina e mi fa scoppiare il cuore di tenerezza! Tutto questo in un libro che parla di guerra e di resistenza.
Perché ha un modo così poetico e nello stesso tempo affilato di parlarne che mi conquista ad ogni pagina,
Continuano gli inaspettati crossover letterari:
Da Lestate che sciolse ogni cosa arrivo a Walt Whitman
Dopo Walt Whitman decido di leggere Pavese ignorando che lo stesso Pavese si è laureato con una tesi su Walt Whitman.
Ora scelgo di leggere Uomini e topi di Steinbeck la cui prima traduzione in italiano è stata opera di, . . Cesare Pavese ovviamente! Tutto questo intreccio, giuro, è figlio del caos ma ho acquistato tutti questi libri insieme, Erano tutti nella mia wishlist ma in ordine sparso e averli presi tutti nello stesso momento e sapere che tutti siano connessi tra loro è un qualcosa di magico che mi fa impazzire! Descrive il territorio, Torino ma soprattutto le colline che all'inizio offrono rifugio e sollievo ma che successivamente diventeranno una trappola per chiunque le attraversi.
Descrive se' stesso in rapporto agli amici, un racconto intimo, Non ha il loro coraggio per affrontare quella guerra che considera "vera" rispetto a quella combattuta da eserciti riconoscibili su campi di battaglia, Corrado vorrebbe che tutto fosse già finito, vuole essere solo per non doversi curare di nessuno e per non lasciare che nessuno debba rimpiangerlo, ha paura della speranza, di immaginare il dopo, anche se è curioso di sapere come sarebbe.
Realizza infine che tutti i morti sono simili tra loro a prescindere dalla fazione a cui appartengono, "That is why every war is
a civil war every fallen man resembles one who remains and calls him to account, ”
This book resonated with me on so many levels, Civil wars are more similar than anyone would care to admit, I Highlighted so many paragraphs that I ended up not bothering to do that because I know I'm definitely going to be rereading this novel in the future.
Pavese imbues every line with a sense of purpose and silky prose that just makes you want to stop and ponder every word, Il momento forse più alto della maturità dello scrittore Cesare Pavese: la storia di una solitudine individuale di fronte all'impegno civile e storico la contraddizione da risolvere tra vita in campagna e vita in città, nel caos della guerra il superamento dell'egoismo attraverso la scoperta che ogni caduto somiglia a chi resta e gliene chiede ragione.
"Ora che ho visto cos'è la guerra civile, so che tutti, se un giorno finisse, dovrebbero chiedersi: "E dei caduti che facciamo perché sono morti" Io non saprei cosa rispondere.
Non adesso almeno. Né mi pare che gli altri lo sappiano, Forse lo sanno unicamente i morti, e soltanto per loro la guerra è finita davvero",
La grande intuizione delle ultime pagine de La casa in collina sarà ripresa e portata alle estreme conseguenze artistiche e morali nel capolavoro di Cesare Pavese, La luna e i falò.
La seconda guerra mondiale in Italia, mostrata da un punto di vista atipico, Il punto di vista di un civile, un professore di Torino, incapace da sempre di formare legami affettivi ma anche di impegnarsi per qualcosa.
Il punto di vista di un codardo, di uno che riconosce quanto sia sbagliato il sistema attuale, ma che sceglie di non fare nulla, di aspettare.
Il punto di vista di un disilluso, di uno che pensa che nulla cambierà, che impegnarsi non porterà a niente, che la guerra durerà a lungo e che i padroni rimarranno al loro posto con abiti diversi.
Il punto di vista di chi bene o male ha il privilegio di poter decidere di farsi da parte lasciando che siano gli altri a sporcarsi le mani, perché tanto lui non ha problemi.
Il punto di vista di chi pontifica e fa grandi discorsi teorici, forte degli studi, ma poi si guarda bene dal fare il passo in avanti necessario per portare la teoria nel mondo reale.
Il punto di vista di chi è incapace di crescere, di maturare,
Mentre intorno a lui l'Italia muta, le persone cambiano idee e schieramenti, i militari prima diventano sperduti e poi si danno alla macchia come partigiani, nemici dei neri e dei rossi, e la sua vecchia amante Cate è ormai una donna matura e decisa, forte e indipendente, crudele contraltare al suo essere rimasto fermo e immobile nel suo guscio come in passato.
E mentre la guerra e la Storia procedono sullo sfondo, tra bombardamenti e rastrellamenti, fughe quasi subite passivamente e incontri fortuiti, si dipana anche la tragedia della sua storia personale, la storia tragica di lui, Cate e Dino.
Di certo una figura non eroica, disprezzabile anche, ma nel modo in cui è disprezzabile qualcuno che si spera ardentemente di non essere.
E diapositive vivide della vita in un periodo in cui ogni certezza veniva sbriciolata, raramente si sapeva cosa stesse succedendo e la vita era letteralmente appesa a un filo.
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