
Title | : | Gli occhi di Borges |
Author | : | |
Rating | : | |
ISBN | : | - |
Language | : | Italian |
Format Type | : | Kindle Edition |
Number of Pages | : | 191 |
Publication | : | Published October 27, 2016 |
«C’è una Roma per turisti e c’è la Roma che vive, quella vera. Il modo migliore per capirla è seguire il commissario Ponzetti».
Marco Malvaldi
«Nonostante l’abbondanza di titoli, sono pochi i gialli con ambizioni letterarie. Il commissario Ponzetti rientra certamente in questa categoria di eletti. Lo ha creato Giovanni Ricciardi, professore di liceo. Umiltà e bravura sono la sua cifra».
Fabrizio d’Esposito, «Il Fatto Quotidiano»
«Personaggio scontroso ma amabile quello di Ponzetti, con un tratto di deliziosa, poetica fantasia, in indagini condotte per allusive mezze parole, usci e memorie opportunamente dischiusi».
Antonia Arslan, «Famiglia Cristiana»
«Ritorna Ottavio Ponzetti, commissario di carta tra i più amati dai lettori. Un misto tra il francese Maigret e il greco Charitos. Romano, di mezza età, colto, spiritoso, con al seguito il fidato Iannotta, Ponzetti si aggira per la capitale facendoci scoprire a ogni avventura la sua Grande Bellezza, nonostante la violenza delle storie in cui si imbatte. Il suo autore, professore di latino e greco, è riuscito a dare al personaggio una terza dimensione, fare di lui un amico, un parente».
Brunella Schisa, «Il Venerdì»
Gli occhi di Borges Reviews
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ogni casa è un candelabro
in cui le vite degli uomini bruciano
come candele isolate
3.75 -
Passare da Perissinotto (Per vendetta) a Ricciardi e trovarmi negli stessi luoghi... Mi ha sorpreso soprattutto questo senso di continuità... Argentina, Buenos Aires, Terra del Fuoco, Ushuaia, il "tren del fin del mundo", gli immigrati italiani... Il fatto è che mi ci sono mossa bene, anzi... è stato come se non mi fossi mossa per niente! Sono rimasta per un po' nello stesso luogo con due storie diverse. I misteri dettati dal caso... Bah!
Vabbè... Passiamo a "questa" storia.
Da Ushuaia a Roma, per Ponzetti il passo è breve, anche se porta con sé il bagaglio di una storia vecchia di sei anni ormai, ma che qui trova un seguito ed una soluzione alternativa. Questo romanzo, infatti, si riallaccia alla vicenda narrata in "Portami a ballare"; ma si intreccia anche, nel presente, con la storia di una ragazza plagiata. Confluiscono, alla fine, come è facile immaginare, chiudendo un cerchio più o meno perfetto. Come al solito il commissario, affiancato dall'instancabile e fido Iannotta, ci mette il cuore e il buonsenso. Umanità, pazienza e ingegno che vanno a braccetto.
Intrigo affascinante, soprattutto per l'oggetto del contendere: una raccolta rara di poesie di Jorge Luis Borges, i cui versi ispirano, tra l'altro, oroscopi particolari e inquietanti.
Bell'intreccio e bella storia. -
Trama intricata che rimanda al romanzo precedente. Stavolta ho fatto fatica a finirlo.
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Quando ho letto il titolo del romanzo, “Gli occhi di Borges. La settima indagine del commissario Ponzetti”, mi sono subito chiesta se, ignorando le storie precedenti, sarei stata in grado di non perdermi nei riferimenti a episodi del passato che non conoscevo. Tuttavia io amo le sfide e ho iniziato a leggere i primi capitoli con molta curiosità e attenzione. Ho compreso subito che non avrei trovata alcuna difficoltà. Il romanzo ci propone immediatamente lo sviluppo di due storie che apparentemente non hanno nulla in comune. Vanessa, a Roma, vive la sua metamorfosi sotto gli occhi di una madre sempre più confusa che trova una guida nella lettura del suo oroscopo preferito. Intanto, a Buenos Aires, il commissario Ponzetti affronta un duplice mistero che lo porterà sulle tracce di una sua vecchia conoscenza: Andrea Perfetti. A capitoli alterni lo scrittori ci guida nell’evoluzione delle storie che alla fine s’intrecceranno dando vita a un sorprendente finale.
La lettura procede fluida con variazioni nel ritmo e colpi di scena ben dosati in un giusto equilibrio tra realtà e fantasia. All’inizio mi sono chiesta quale fosse il collegamento tra le due storie che correvano parallele senza dar segno di congiungimento. Così, pagina dopo pagina, ho conosciuto i vari personaggi che mi hanno accompagnata alla scoperta della verità. Vanessa e sua madre Anita si muovono nello spettacolare scenario della città eterna. A Buenos Aires, mistero nel mistero, ho incontrato il libraio Fuentes, il poliziotto Belgrano, Perfetti l’assassino in fuga e la bella e pericolosa Evita. Naturalmente a gestire l’indagine è il commissario Ponzetti che mi è stato subito simpatico per il suo acume e per la sua intelligenza. Segue il suo fiuto osservando ogni cosa, mostra le sue debolezze, è spesso scontroso ma anche spiritoso. Il commissario avrà un bel da fare per trovare il bandolo della matassa in questa intricata vicenda basata anche sul senso della libertà umana e sui suoi condizionamenti. [...]
“Gli occhi di Borges” è un giallo in cui non troverete scie di sangue o momenti di violenza cruenta. L’attenzione si concentra maggiormente sui personaggi che spesso affrontano una propria indagine introspettiva. Guardarsi dentro per capirsi e per poter comprendere gli altri è uno dei messaggi celati tra le pagine di questo bel romanzo che invito tutti a leggere :)
Recensione completa sul blog Penna D'oro
http://pennadoro.blogspot.it/2016/10/... -
Recensione a cura di Leggere in Silenzio:
http://leggereinsilenzio.blogspot.it/...
Gli Occhi di Borges riesce a mescolare abilmente gli elementi più caratteristici ed intriganti
del giallo italiano impreziosito da decise note noir in grado di ammaliare
consapevolmente ogni lettore fin dalle prime fugaci battute!
Leggendo il romanzo posso sinceramente affermare di essere stata attratta in quella medesima trappola, riuscendo ad immedesimarsi in molti dei personaggi raccontati da Ricciardi fino a raggiungere una determinata consapevolezza investigativa immediatamente ribaltata come nelle migliori aspettative.
Gli Occhi di Borges non è solo un romanzo giallo con forti tinte noir; tra le sue pagine troverete, infatti, inevitabili riferimenti letterari e cinematografici insieme a parti irresistibilmente ironiche in grado di ammaliare e convincere ogni genere di lettore! -
Pessimo libro, noioso, trama improbabile, una quantità di personaggi nessuno dei quali memorabile. Primo e ultimo libro di questa serie e probabilmente di questo autore, per quanto mi riguarda. Due stelle solo perché l'italiano è buono, ma che noia.
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Trama avvincente che si svolge tranquilla con alcune azioni più del solito, molto Borges e passi a due.
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Libri interessante forse solo perché parla di Borges e dell'Argentina. Per il resto non c'è molto costrutto e manco una bella trama
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Ho apprezzato la fluidità del linguaggio narrativo, ma ho come l'impressione che il finale sia arrivato un po' bruscamente, forse troppo perché potessi cogliere il valore di una trama che sembrava più complicata.