Access Instantly Mi Hanno Regalato Un Sogno: La Scherma, Lo Spritz E Le Paralimpiadi Originated By Beatrice Vio Displayed As Visual Format
perché come può non essere interessante la storia di una ragazza campionessa di fioretto priva di mani e piedi
Beatrice "Bebe" Vio racconta la sua vita,anni in due tempi: il primo da bambina normodotata che frequenta gli scout e ama la scherma e il secondo da ragazza con disabilità che diventa campionessa di scherma, tedofora, telecronista sportiva e molto altro ancora.
Può sembrare strano ma è proprio così: l'amputazione di gambe e braccia a causa di una meningite fulminante ha moltiplicato ed ampliato i desideri di Beatrice portandola a raggiungere dei traguardi che mai avrebbe immaginato prima della malattia.
Il libro è molto divertente perché Beatrice è la prima a ridere di se stessa e delle sue figuracce e a raccontare le proprie imprese sempre al plurale come successi di squadra e non come conquiste personali, doloroso e commovente nelle poche pagine in cui sono descritti la malattia, il dolore e le sofferenze patite da lei e dai suoi cari e anche interessante perché Bea ci aiuta a capire con il sorriso sulle labbra come è fatto il suo presente come si guida la macchina senza mani e piedi e come sarà il suo domani da donna e atleta con disabilità.
Alla fine del volume delle fotografie permettono di dare un volto ai protagonisti di questa storia, sì protagonisti perché da solo non sei nessuno ma insieme si può arrivare dappertutto.
Unica pecca qualche refuso grammaticale di troppo che ci si augura la Rizzoli corregga nelle prossime ristampe,
Conclusa la lettura: tanta voglia di partecipare ai sitelinkGiochi senza barriere,
Read because the story of a foil fencer champion without hands and feet can't be boring,
Beatrice "Bebe" Vio tells her story,years in two periods: the first period as an ablebodied child who loves fencing and Scout, the second period as a teenager with disability who becomes foil fencer champion, torchbearer, sports commentator and much more.
It might seem odd but it's true: the amputation of hands and feet due to a meningitis has increased her dreams and allows her to achieve goals she wouldn't ever imagine before the disease.
The book is very fun because Beatrice is the first to laugh at herself and her goofs and she describes her achievements as team work results instead of personal accomplishments, touching when she tells the hard times of the disease and the rehabilitation and interesting because Beatrice help us to understand how is her present how can you drive without hands and feet and how will be her future.
At the end of the book there are some photos about the people described through the pages: people and not only Bea because she's not alone.
The only defect of the book is some typos that we hope Rizzoli will correct in the next reprints,
When the book is over you want to compete in sitelinkGiochi senza barriere, Checchè ne dicano gli altri lettori, io dò un belstelle a questo libro,
Non è certo ottimo dal punto di vista dello scorrimento o della scrittura, che certamente poteva essere curata un po' meglio, ma i contenuti ed i messaggi sono semplicemente unici e valgono le ore di lettura che richiede.
Qualunque sia la situazione in cui ti trovi questa biografia ti entra dentro e soprattutto lo fa in modo non banale, raccontando di una ragazza che fa' uscire dello straordinario dall'ordinario.
Grazie Bebe! Ho avuto la fortuna di partecipare ad una incontro tenuto da Bebe Vio, L'esperienza mi ha portato ad acquistare la biografia della campionessa paralimpica, Leggendo questo libro traspare in ogni singola pagina la positività, la spensieratezza e la gioia di vivere di una ragazza che, travolta da una
grave malattia, ha deciso di guardare avanti puntando sulla famiglia, sulla scuola e sulla sua più grande passione sportiva: la scherma.
Questo libro è scritto come un diario di viaggio, una raccolta di esperienze, di incontri, di amicizie, Qualunque persona di fronte all'amputazione di entrambe le gambe e le braccia si sarebbe arresa, Bebe vio invece ha deciso di cogliere la sfida che la vita le ha messo di fronte e di lottare con tutte le sue forze per dimostrare, nonostante tutto, che la vita è una gran figata! Una testimonianza positiva e unica per i ragazzi che non sanno affrontare i problemi, piccoli e grandi, che la vita costantemente offre!
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. . pensare che la vita di bebe vio si ispiri alla canzone "ragazzo fortunato" la dice lunga: c'è molto da imparare Il libro è molto carino, Bebe spiega alcuni spezzoni, più o meno importanti, della sua vita e la testimonianza traspira veramente gioia e voglia di vivere.
MA
Ma io ho preso questo libro aspettandomi di scoprire la storia di Beatrice, di come le è venuta la malattia, come ha ripreso e di come è arrivata in alto.
Questo in effetti c'è, ma pochi capitoli perché per di più il libro è pieno zeppo di argomenti inutili e divagazione varie, Se il vostro obiettivo è sentire Bebe vicina, questo libro per voi è perfetto, altrimenti una pagina di wikipedia è più che sufficiente, Lei spiega anche la decisione " io non sono la mia malattia " e ha ragione, ma un pizzico d'amaro rimane, almeno per quanto mi riguarda.
Un'altra cosa che non ho apprezzato è stata la forma, Il libro è scritto con un linguaggio molto colloquiale, il che ha facilitato e velocizzato la lettura, ma avrei preferito leggere qualcosa di più curato, in un certo senso.
Possibile che l'autobiografia del rapper Emis Killa "bus" bellissima sia più profonda di quella di una ragazza che ha perso gambe e braccia ed è diventata campionessa paraolimpica di scherma!
Che dire, quindi Lettura carina e interessante, ma troppe divagazioni, lessico sempliciotto e poca sostanza.
Libro interessante, sulla sola atleta donna che stimo e ammiro, La sua storia la conoscevo già grazie alla puntata fatta per lei da Marco Berry, Solo che questo libro secondo me è stato un po troppo allungato su argomenti che potevano essere tagliati, Avrei preferito che la parte sport fosse più corta, sono importanti i suoi traguardi, ma trovavo noiose alcune parti, Questo però non mi fa perdere stima e ammirazione verso di lei, è pur sempre una forza della natura e un grandissimo esempio per tutti.
Bebe, appena diciottenne, come tutti i ragazzi della sua età ama divertirsi: andare al centro commerciale o ai concerti con le amiche, mettersi in tiro per uscire la sera Non ci sarebbe nulla di strano se non stessimo parlando di Beatrice Vio che a undici anni, dopo essere stata colpita da una forma di meningite acuta, ha subito amputazioni a gambe e braccia.
Ma per Bebe la malattia non è la fine, anzi rappresenta soltanto una piccola parentesi tra quello che era prima una bambina con una famiglia fantastica, moltissimi amici e le “tre S” scuola, scout, scherma e quello che è diventata, ovvero unadolescente felice, con ancora più amici di prima e sempre le “tre S”, ma un po cambiate: oggi frequenta le superiori, ha ormai ricevuto il suo nomecaccia scout Fenice Radiosa e ha già vinto diverse medaglie in competizioni paralimpiche di scherma, anche internazionali, di altissimo livello.
Eccezionale atleta e insieme ragazza scoppiettante di vita, Bebe si racconta in queste pagine che traboccano di entusiasmo: dalle gare in giro per il mondo alle vacanza allElba, dalle figuracce in tv alle gioie delle protesi con tacco, dai faccia a faccia con i suoi miti agli incontri motivazionali che tiene nelle piazze e nelle scuole.
E dei suoi sogni. Perché dopo avere fondato con i genitori artsport unassociazione onlus che avvicina i ragazzi con disabilità fisiche allo sport, avere fatto la tedofora a Londrae avere gareggiato con le atlete più forti al mondo, ha ancora qualche sfizio da togliersi.
Ma soprattutto vuole continuare la sua missione: far capire a tutti, con o senza disabilità, che la vita è proprio una figata!, .