småputtrigt och mustigt franskt vad är det med franska böcker som gör att de ofta känns just mustiga om läsning och böcker från en ickeläsares synvinkel.
Hur går det till egentligen Vad är grejen Hur ska man sitta när man läser Han fascineras av läsande människor, men har svårt att hitta till litteraturen själv.
Hemma lästes mest tvtidningen medan uppslagsverket stod orört som prydnadsföremål i en upplyst hylla, Med en vacker bibliotekarie som förlösande kraft hittar snart både han och hans far till böckernas värld.
.stelline ad essere onesti. Scrittura solo in pochi momenti brillante, nella restante parte sciapa e completamente dimenticabile, Come stile narrativo si potrebbe dire che sia una storia alla Stefano Benni, ma venuta male, Penso lo rivenderò allo stesso mercatino da cui l'ho preso, Παρ'ολο που ο τιτλος και το οπισθοφυλλο μου ανοιξαν την ορεξη, το βιβλιο σελιδα τη σελιδα μου καθοταν στο στομαχι, με κουρασε ! Je l'ai DNF.
Un exemple parfait du "male gaze", au bout de la deuxième page j'ai eu envie d'arrêter mais je me suis forcé a continuer un peu.
Je suis arrivé à la pageavant d'abanonner,
L'histoire aurait pu être bien, une rencontre entre deux personnes qui se lit grâce à la lecture, c'est un speech qui paraît super!
Mais sérieusement, ça nous sert a quoi de savoir la forme des seins du personnage féminins sous ses vêtements Pourquoi sexualisé le fait de lire à voix haute De lire tout court Et l'objet même qu'est le livre Silenzio! Parola di concorso
Inauguro una nuova categoria di recensioni: le recensioni sulla fiducia.
Recensioni brevi, adatte a quei libri che hanno poca trama su cui spendere parole ma in quelle parole hanno così tanto da dire che uno non sa dove iniziare a parlarne e allora non inizia, oppure inizia dalla fine: “Silenzio!”, romanzo di JeanMarie Gourio, è un romanzo meraviglioso.
Svelato il finale di questo romanzo, potremmo dire che “Silenzio!”, di JeanMarie Gourio, parla di una storia damore tra una donna che vive in mezzo ai libri e un uomo che di libri non ne ha mai letto neanche mezzo e non sa neppure in che squadra gioca il russo “Dostovski”.
Mi spiego meglio: il protagonista, un giovane paracadutista che non ha mai letto un libro in vita sua e nemmeno sospetta di doverlo fare, incontra una ragazza in un
parco intenta a leggere, giorno dopo giorno, un libro diverso su una panchina e se ne innamora perdutamente prima della ragazza, poi dei libri.
Ed è proprio dedicato alla passione per i libri questo romanzo del funambolico e scanzonato JeanMarie Gourio, autore molto noto in Francia e naturalmente non in Italia, dove è stato pubblicato per la prima volta da Feltrinelli nel maggio del, senza avere più una seconda volta.
Esiliato dal catalogo così come tanti altri, bellissimi libri, che uno pensa: boh, Dove andremo a finire E magari mentre pensa dove andremo a finire sta guidando in autostrada da sei ore, perciò si ferma in Autogrill per fare una pausa e così capisce subito dove andremo a finire.
Andremo a finire alla cassa, dove si trova la classifica, Ovvero la classifica dei libri che vengono ristampati in milioni di copie che non esauriscono mai a parte quando passa la moda, mentre quelli che quando li leggi capisci la differenza tra casse di Autogrill e Letteratura si trovano dimenticati negli scaffali, che uno per tirarli fuori deve fare un concorso.
Il primo che riesce a trovare questo libro in qualche bancarella, nelle zone dei remainder o dove vi pare a voi basta che non veniate a rubarlo in casa mia, vince il primo premio che consiste in quello che avrà fra le mani, ovvero il romanzo “Silenzio!”, di JeanMarie Gourio.
“Gettai unocchiata nello specchio per ammirarmi con il mio libro di quattrocento pagine e la mia crema alla nocciola, vi scorsi un giovane uomo in piedi al banco, stretto in un abito verde oliva con un enorme libro di almeno quattrocento pagine aperto davanti a sé! E vero che il libro cambiava tutto.
Senza, lo specchio mi avrebbe rinviato limmagine di un giovane in piedi al banco, il cranio rasato, stretto in un abito verde oliva, in breve: limmagine di un coglione che sbevazza.
Nascosi il libro. Coglione che sbevazza diceva lo specchio, Lo rimisi sul banco. Giovane uomo che legge diceva lo specchio, Lo nascosi di nuovo. Coglione che sbevazza diceva nuovamente lo specchio, Come faceva Mathilde ad amare un tipo come me Lo rimisi nella cornice, Era normale che amasse un giovane uomo che legge Dostoevskij assaporando una crema alla nocciola dal momento che era bibliotecaria!”
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