Read Online The Lighted Windows; Or, The Humanization Of The Bureaucrat Julius Zihal Presented By Heimito Von Doderer Released As Digital

on The lighted windows; or, The humanization of the bureaucrat Julius Zihal

firmamento terreno di ciascuno è pieno di stelle inferme, che ammiccano e palpitano come quelle celesti diverse, da migliaia di finestre, per migliaia di occhi solitari e certo perfettamente adatte ad ognuno.
Chi va alla finestra va sotto la propria costellazione e certo bisognerebbe interpretare questo lontano e fervido appello della tenebra, se ne fossimo capaci.
" p.

"Ogni punto zero conferisce grandezza per alcuni istanti, grazie all'offerta, che ci sta proprio accanto, della libertà, sella vuota su cui dobbiamo balzare per cavalcar via da tutta la nostra angoscia, dal nostro pericolo, con i passi potenti della vita stessa.
" p.Бюрократическую систему нельзя победить, пока ты остаёшься в её рядах, но не победишь и после. Можно торжествовать в единственном случае, победив бюрократа в самом себе, что неимоверно трудно осуществить. Как же это сделать Додерер предложил понаблюдать за человеком, вышедшим в отставку. Некогда он трудился в рядах налоговой службы, затем вышел на пенсию. Теперь ему предстояло смотреть на жизнь глазами обычного обывателя, которому никто ничем не обязан, зато от него многого требуют, не забывая отказывать в полагающемся по закону. Как быть в такой ситуации Не сразу, но совсем скоро герой повествования начнёт понимать, насколько полон дыр коллективный договор, по которому служащие должны продолжать жить в тех же условиях, которые им предоставлялись во время исполнения обязанностей. Небольшие оговорки сводили на нет всякое громкое обещание, изза чего выход на пенсию действительно превращал служащего в обычного обывателя. Теперь ему только и оставалось, что смотреть на жизнь людей, на которых прежде взирал с высоты собственного положения. Теперь всё иначе в его руках бинокль, он всматривается в освещённые окна по вечерам.

sitelinkc Trounin “Sapeva utilizzare il suo libro: è già molto, Oggi ormai attitudini così naturali sono soltanto patrimonio di quei pochi tuttora consapevoli che largomento delle proprie letture è del tutto indifferente perché un libro per lo spirito umano non è nulla di più e certo nulla di meno! della cosiddetta pista di lancio per un aeroplano: segli può staccarsene scorrendo le righe, e staccarsi infine completamente dalla pagina, librandosi libero sulle proprie ali, più libero forse e più affrancato dellautore, questi ha ottenuto da un pezzo e nel modo migliore la meno importante delle sue ricompense, la più esteriore e accessoria, quella dellefficacia.
Perché ha trovato un imitatore, e forse, almeno in quel punto del suo libro, in quella pagina dove il lettore è riuscito a staccarsi dalla letteraria pista di lancio, è stato anche ampiamente superato.
Può uno scrittore, quanto allefficacia, desiderar di più, se ha provocato un mutamento, anzi una metamorfosi là dove, con cautela e prosaico riserbo, offriva una semplice comunicazione Del resto soltanto i tecnici e i portinai vogliono sempre prender nota di qualcosa, vogliono essere continuamente persuasi di qualche cosa.
” p.Widowed and newly retired, the turnofthecentury Austrian civil servant Julius Zihal has left the safe haven of the Tax Office and its orderly, codified administrative practices and now faces a drab and uncertain future alone.
This gloomy scene suddenly becomes brighter when he discovers that the lighted windows of the adjacent apartment buildings offer a nightly display of variouslyendowed ladies undressing as they prepare for bed.
The expected Jekyll and Hyde contrast between Julius' Biedermeier daytime conduct and his nocturnal activities never quite materialises as the bureaucrat within him dominates the voyeur and he attempts to open a file on Eros, as it were, by carefully noting down and categorising all the pertinent details of his observations, rather than simply surrendering to their pleasures.


It is short, it's cleverly written, Weird fun. Il capitolo lieve della trilogia su un mondo disfatto

Mi capita spesso di lamentarmi dello stato delleditoria italiana, ormai secondo me completamente asservita a logiche esclusivamente di mercato, che per loro natura fanno a pugni con quella che dovrebbe essere la missione primaria di chi pubblica libri: diffondere cultura.
A volte mi chiedo se questa mia opinione non sia pregiudiziale, viziata dallavversione di fondo che nutro per il capitalismo e per il dogma della riduzione di qualsiasi valore ed attività a ricerca del profitto.
Poi però mi trovo di fronte ad un ennesimo caso clamoroso, come quello dato dal fatto che oggi, in Italia, è impossibile acquistare in libreria qualsiasi opera di un autore importante come Heimito von Doderer, e ciò mi porta a concludere che sul fronte editoriale, soprattutto per quanto riguarda le grandi case, siamo davvero messi male.

Tra gli anniedel secolo scorso importanti case editrici come Einaudi e Garzanti hanno pubblicato, anche nelle collane economiche, i più importanti romanzi e racconti di questo autore austriaco: memorabile in particolare ledizione Einaudi in tre volumi del capolavoro di Doderer, I demoni, uno dei romanzi fondamentali della letteratura contemporanea in lingua tedesca.
Ancora nella casa editrice SE pubblicava un piccolo volume di racconti, Divertimenti e variazioni, Bene, tutti questi libri sono, nei maggiori siti di vendita di libri, esauriti, non ordinabili online oppure momentaneamente non disponibili, secondo lipocrita indicazione che va per la maggiore.
Cosa è successo perché in questo nostro paese che secondo la vulgata mainstream appartiene ad un mondo globalizzato ci sia di fatto impedito di leggere delle opere che nellItalia provinciale di cinquantanni fa erano rese largamente disponibili al pubblico, spesso con traduzione e cura dei maggiori intellettuali del tempo Riflettiamoci, e probabilmente anche per questa via troveremo le radici vere dellangosciante, ancorché fortemente voluto, impoverimento culturale della nostra società.

Heimito von Doderer è infatti, come detto, un autore importante, lultimo rappresentante degli scrittori che hanno tratto ispirazione per la loro attività letteraria dagli sconvolgimenti che, a partire dalla prima guerra mondiale, hanno più volte sovvertito lidentità stessa dellAustria, portandola dai fasti asburgici alla piccola repubblica odierna, attraverso le convulsioni del primo dopoguerra e la tragedia, per la verità troppo presto dimenticata quanto a connivenze e responsabilità, dellAnschluss nazista.

Nato nelda una ricchissima famiglia della piccola nobiltà austriaca e di madre tedesca e protestante, iniziò a scrivere durante la prima guerra mondiale, mentre era prigioniero in Russia.
Negli anniepubblicò alcuni romanzi, che ebbero però scarsa eco, Aderì precocemente al nazismo, esprimendo posizioni apertamente razziste e salutando lAnschluss come la naturale unione dei popoli tedeschi, distaccandosi tuttavia dal partito nel, quando abbracciò la fede cattolica.
Subito dopo la guerra, a causa dei suoi trascorsi gli fu vietato di pubblicare, e solo nelapparve quello che è considerato uno dei suoi capolavori, La scalinata, che lo rese celebre nello stesso anno fu pubblicato Le finestre illuminate.
Il monumentale I demoni è del, Morì neldopo aver dato alle stampe numerosi altri romanzi e racconti nonché un saggio sui principi e la funzione del romanzo.

Come si può notare, gran parte della sua produzione letteraria appartiene al secondo dopoguerra, anche se affonda le sue radici nei primi decenni del secolo, spesso anche in quanto a ideazione: infatti sia La scalinata sia I demoni erano stati abbozzati, per poi essere abbandonati, negli anni.
Questa particolarità della letteratura maggiore di Doderer non è a mio avviso da leggersi in senso meramente temporale: a tutti gli effetti i tre grandi romanzi appartengono infatti, non solo come ambientazione, al periodo precedente la seconda guerra mondiale, ed in qualche modo è come se la loro pubblicazione sia stata differita nel tempo: il completamento postbellico ha portato in
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alcuni casi ad aggiustamenti delle opere dovuti alle diverse posizioni nel frattempo assunte dallautore ad esempio I demoni aveva in origine un marcato sostrato antisemita ma non ne ha intaccato lo spirito essenziale, quello della descrizione e della sublimazione del Finis Austriae, che accomuna Doderer ai grandi autori della generazione appena precedente, Musil e Broch anzitutto.

Non so se Le finestre illuminate, che con i due altri grandi romanzi citati sopra forma una sorta di trilogia ideale nella quale tra laltro vi sono molti personaggi comuni, sia anchesso frutto di una ideazione prebellica, ma certo a mio avviso risponde anchesso appieno alla definizione di romanzo differito.
Si discosta tuttavia dalle altre due opere sia per il tono, che qui è lieve, scanzonato e sarcastico, sia perché la storia non è corale, essendo concentrata sulle vicende di unico personaggio: ciò, insieme alle ridotte dimensioni, rende la lettura di questo romanzo senza dubbio più agevole di quella dei due fratelli maggiori, senza peraltro condizionarne la valenza artistica e culturale.

La storia narrata è minimalista e dai tratti quasi gogoliani: Julius Zihal, stimato Consigliere un ruolo piuttosto elevato nella gerarchia della burocrazia asburgica dellImperial Regio Ufficio Centrale Imposte e Tasse, vedovo da tempo, un mattino del.
. si ritrova in pensione. È un perfetto servitore dello Stato, ed ha vissuto sino ad allora avendo come unico faro culturale LOrganico, il volume in cui sono raccolte le norme che regolano lattività della pubblica amministrazione, dove tutto è formalizzato, tutto è procedura fine a se stessa, senza alcun collegamento con la realtà, con la vita.
Nel corso del romanzo troviamo numerosi estratti di questo regolamento, che il protagonista legge per trarne rassicurazione circa il suo essere ancora parte del sistema nonostante la pensione.
Entrato al buio nellappartamento di Vienna dove ha traslocato per risparmiare qualcosa sullaffitto, si rende conto che alle finestre circostanti può osservare momenti di vita intima dei suoi vicini, soprattutto di piacenti ragazze.
La cosa lo eccita, tanto da indurlo a organizzarsi per svolgere sistematicamente tale attività: compra prima un vecchio binocolo quindi un potente telescopio per affinare le sue osservazioni notturne nel contempo allaccia una relazione con la matura ma piacente direttrice del locale ufficio postale, con la quale presumibilmente convolerà a seconde nozze.

Nel corso del romanzo assistiamo alla trasformazione di Zihal da integerrimo funzionario a voyeur, Quello che potrebbe sembrare il percorso di abbrutimento di un uomo che ha perso il proprio status sociale e morale a causa del pensionamento è però di fatto ribaltato nel suo contrario dallautore sin dal sottotitolo come fa notare Anna, la redattrice del blog dietroleparole.
it
, nella sua imperdibile recensione a questo romanzo sottotitolo che recita: ovvero come il consigliere Julius Zihal divenne uomo.
Il consigliere Julius Zihal non era un uomo, era per lappunto un consigliere, un semplice ingranaggio in un meccanismo burocratico spersonalizzante, che trasformava le richieste in istanze, che trovava sempre il modo per rimandare il reclamante in unaltra stanza per competenza.
Ma non è solo lImperial Regio apparato burocratico che finisce vittima degli strali di Doderer: è la kakania stessa, tutto il mondo di ieri, descritta come il mondo della banalità, dellimmobilismo e del conformismo: linizio del terzo capitolo è in questo senso folgorante: Doderer una delle caratteristiche del romanzo è data dal fatto che il narratore interviene spesso in prima persona con commenti e giudizi propri per lo più ironici, conferendo in questo modo freschezza al testo ci dice che ”Erano tempi bui.
. . E tutto era più o meno ovvio la gente portava a spasso con disinvoltura le proprie opinioni o qualunque altra sgradevole caratteristica ma queste venivano semplicemente ignorate Era questa la peggiore delle tirannie.
. . Il senso comune celebrava vere orge”
, La non umanità del consigliere Zihal è sottolineata più volte nel corso del romanzo, ma emerge plasticamente in una particolare circostanza: quando egli si vanta con lamico dottor Döblinger di non aver mai letto un romanzo, perché “.
. . io sono una persona seria: non leggo romanzi, Letteratura per me è quel che un ebreo copia da un altro”
, Anche il suo primo matrimonio, cui sembra di capire non era estranea la relativa ricchezza della sposa, è ridotto da Doderer con una buona dose di preveggenza rispetto a dinamiche oggi dominanti alla serie di cartoline mandate ai colleghi ed al bar dallo sposo in luna di miele a Parigi.

Quindi, se il consigliere Julius Zihal non era ancora un uomo quando si limitava ad esercitare la sua funzione pubblica, ad essere definito in base a quella funzione, Doderer con un vero colpo di genio lo fa diventare uomo non attraverso unazione eroica o altruista, non per il mezzo del recupero di una normalità comportamentale, ma attraverso lapparente degrado del voyerismo, attraverso lesercizio di un vizio di natura sessuale.
Lumanità è anche e sopratutto istinto e impulso, ci dice Doderer, per cui Zihal può diventare uomo solo nel momento in cui si abbandona al suo istinto, per quanto perverso esso sia, solo abbandonando il falso perbenismo del ruolo sociale che sino al giorno prima ha ricompreso in toto la sua personalità.
Da un lato è evidente, in questa scelta di un comportamento sessualmente scorretto come paradigma dellumanità, linflusso che sul viennese Doderer ha la psicanalisi freudiana dallaltro una scelta così radicale è funzionale a sottolineare con grande efficacia, per contrasto, quanto per lautore fosse profondo il degrado delle relazioni umane nella società asburgica.

Il cammino di Zihal verso lumanità non sarà comunque breve ed indolore: allinizio delle sue osservazioni notturne egli tenta di ricondurre questa attività entro i canoni di quello che sempre era il suo mondo: classifica le finestre che osserva in base a posizione e interesse del soggetto, conferendo loro una irresistibile codifica in burocratese, cercando così di giustificare la devianza del suo comportamento come unattività di indagine dai tratti quasi ufficiali.
Continua anche a leggere passi dellOrganico, sia pure sempre più di rado, per conferire un senso ai suoi comportamenti, per ritrovarsi entro il perimetro delle sue certezze.
Saranno gli incontri con un giovane che lo schernisce per il suo vizio e con la fisicità della signorina Rosl Oplatek, la direttrice dellufficio postale, a farlo letteralmente crollare dal precario baldacchino che si era costruito per tentare di rimanere allinterno del suo mondo.
La sua definitiva umanizzazione avviene per il tramite della malattia e del sogno, che freudianamente divengono gli elementi di cesura e di resa: il sogno di Zihal, descritto minuziosamente, è colmo di richiami quasi kafkiani, simboleggianti lagonia del vecchio mondo, tra i quali spicca lanimazione disperata dellaquila bicipite, che caccia Zihal dal palazzo del potere con una condanna inevitabilmente tratta dallOrganico.

Vi è da aggiungere che comunque anche la dimensione umana di Zihal è trattata da Doderer con una buona dose di ironia, riducendosi alla prospettiva di una mediocre esistenza piccoloborghese, non è lecito sapere quanto più gratificante del passato.
Ne è simbolo patente la parabola del vecchio binocolo acquistato per le osservazioni notturne, È un binocolo aristocratico, che ha partecipato alla guerra contro i prussiani delsignificativamente il conflitto che segnò linizio dellinarrestabile declino della potenza asburgica divenuto lo strumento che accompagna lo sgretolamento delle certezze di Zihal, viene infine da questi consegnato alla signorina Rosl perché possa andare per la prima volta al Teatro Imperiale grazie ad un biglietto gratuito: Doderer qui annota ironicamente il recupero dellantica nobiltà temporaneamente perduta dal binocolo.

Accanto a Zihal, un protagonista minore del romanzo è la città di Vienna, che se non svolge il ruolo primario che avrà ne I demoni, è tuttavia oggetto di ariose descrizioni del centro, dei sobborghi, dei dintorni, di caffè e trattorie, che ce ne fanno assaporare la peculiare atmosfera.

Le finestre illuminate è un romanzo importante, che con un tono lieve ci descrive il disfacimento di un mondo e la mancanza di prospettive di ciò che lo sostituisce, scritto da un grande e lucido narratore, che non si rifugia mai entro prospettive nostalgiche ed autoassolutorie.
Un libro che attualmente risulta difficile leggere, Se a qualcuno interessa, vista lepoca in cui viviamo e la sua presumibile evoluzione, lo posso prestare affinché lo impari a memoria e lo trasmetta così alle future generazioni.
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