perchè nelle scuole del ramo di Como ci facevano leggere il noiosetto piccolo mondo, quando Marina di Malombra, stesse acque alpine, stesso autore, assomigliava in modo così conturbante alla prima moglie della Du Maurier: forse proprio per quello.
Piacevole romanzo gotico, ove la tensione non decresce mai e le sensazioni angoscianti sono fortissime, Tuttavia l'ho trovato molto lento e spesso pieno di divagazioni di cui, a mio parere, si sarebbe potuto fare a meno, Può darsi che in un periodo diverso lo avrei apprezzato di più, cosa che non ho fatto adesso, e un po' mi spiace.
Inoltre ho trovato alcuni personaggi piuttosto noiosi: Corrado Silla e Edith, ad esempio, davvero piatti, Insomma nessuna scintilla con Fogazzaro, Una riscoperta
Fogazzaro, celebrato soprattutto per il suo Piccolo Mondo Antico, realizza con Malombra una sorta di romanzo gotico che nulla ha da invidiare per dirne uno solo a Cime Tempestose.
Il lago e le montagne sono la risposta italiana alla brughiera britannica spazzata dal vento di Emily Brontë,
Romanzo modernissimo, sia per il “montaggio cinematografico”, sia per la caratterizzazione dei personaggi, La fragilità nervosa dei protagonisti Marina e Silla rimanda addirittura a Freud con parecchi anni di anticipo,
Quid me persequeris
Allora si fece dentro a lui un gran silenzio freddo come quello della cattedrale e più nero.
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Un romanzo d'altri tempi, un classico forse oggi un po' dimenticato, al quale occorrerebbe dare una seconda vita, Scritto nella seconda metà dell'Ottocento risente dello stile e delle atmosfere dell'epoca, La scrittura è spontaneamente ricercata e desueta per il nostro attuale orecchio, ma permette di immergersi, con un particolare gusto, nei suoni eleganti di una lingua "antica" e ripercorrere la sua evoluzione.
Romanzo che si basa su contrasti forti: dalla follia al raziocinio, dal Diavolo degli abissi al Dio supremo, dalla fede religiosa al positivismo filosofico,.
. . E in questo contrasto di luci e ombre, di angosce ed esaltazioni, di forze demoniache e visioni divine anche la natura partecipa alle emozioni coi suoi rumori, e si fonde con la mente umana, così da amplificare le impressioni psicologiche, lugubri o romantiche che siano Egli sentiva nel suo cuore un misto di stanchezza e di eccitazione, una sorda sofferenza che si ravvivava.
. . Le nuvole grigie lo sapevano, la piova lo diceva e lo ripeteva: "piangi, piangi, non ti ama, non ti ama, ".
Un'ottima prova, in tal senso, per Fogazzaro che, con questo suo romanzo d'esordio, ha raggiunto subito alti livelli nella introspezione psicologica dei suoi personaggi.
Il vento saltava a destra, a sinistra, in alto, in basso, impazzito, furioso passava e ripassava per la loggia stridendo, ingiuriando gli attori invisibili.
Anche i cipressi gravi dondolavan la punta, le viti stormivano, i gelsi e i miti ulivi sparsi pe' campicelli si contorcevano, si dimenavano, colti dalla stessa follia.
Le montagne guardavano là, severe, Ma la scena taceva sempre i personaggi si tenevano ancora nascosti, L' avevo letto al liceo e non mi aveva detto nulla, anzi : troppa enfasi, tropppo romanticismo di maniera, soprattutto nella parte finale.
L' ho trovato su una bancarella, di recente e l' ho comprato e riletto, Confermo il giudizio. Che fatica arrivare alla fine, . Sì però Antonio guarda che anche senza tutti i patemi di Edith la storia stava in piedi sai Malombra è il romanzo d'esordio di Antonio Fogazzaro, scrittore Veneto attivo tra la fine del XIX secolo e l'inizio del XX secolo.
Autore difficile da inquadrare, la sua esperienza letteraria si snoda tra verismo, tardo romanticismo e scapigliatura, Il romanzo, ambientato nel castello del conte d'Ormegno, narra la vicenda tragica della marchesa Marina Malobra e dello scrittore Corrado Silla, La marchesa, dopo aver scoperto una lettera della nonna nella quale essa racconta il suo terribile destino, si convince di essere la reincarnazione della nonna Cecilia e di dover vendicare la sua morte.
La marchesa è convinta che Silla sia l'incarnazione dell'amato della nonna, e intreccia con lui un legame passionale, ambiguo e contraddittorio, A complicare questa relazione, interviene Edith, figura femminile pia e devota, in tutto opposta a Marina, Personaggi secondari di rilievo sono Don Innocenzo, lo Steinegge e la famiglia Salvador, Malombra è un romanzo particolarmente notevole, nonostante la tiepida ricezione della critica, Prova della sua importanza sono le parole di stima che Verga rivolse a Fogazzaro dopo la pubblicazione del romanzo, I primi elementi che risaltano del romanzo sono l'ambientazione e l'atmosfera gotica, Il luogo principale della vicenda è il castello e il territorio ad esso circostante, La maggioranza delle scene avviene dopo il tramonto o in generale in ambienti poco illuminati, La luce è fornita dalle stelle, dai candelabri o dalla luna, l'elemento naturale che domina molte delle scene del romanzo, prova della vicinanza dell'autore ai topos del romanticismo.
L'antitesi oscurità/luce e Il prevalere della prima sulla seconda non concerne solo il mondo esterno, bensì anche quello interno dei protagonisti.
Marina è un personaggio torbido e ambiguo mosso da passioni forti: l'odio per lo zio e il cugino Nepo Salvador e l'amore per Renato, l'amante della nonna reincarnato, secondo Marina, in Silla.
Il merito di Fogazzaro è quello di rendere labile il confine tra naturale e soprannaturale, tra follia descritta in termini positivisti e spritualismo appartenenente al regno dell'occulto.
Nel corso del romanzo, non è mai chiaro se Marina sia malata o sei sia impossessata, se sia una vittima o un'astuta carnefice.
Questa contraddizione, serve a Fogazzaro per mettere in evidenza l'insufficienza del positivismo nel rendere conto dei fenomeni della mente e dell'amima, Si deve osservare che Fogazzaro, nel costruire il personaggio di Marina, ha anticipato la femme fatale decadente, Corrado Silla è un personaggio in parte autobiograficoun giovane scrittore inetto che desidera ardentemente sentirsi amato, La sua ricerca disperata, che lo porterà a chiedere aiuto a Dio e a cercare prima Malobra poi Edith e ancora Malobra, si conclude con un finale tragico.
Silla è una delle prime figure dell'inetto in letteratura, anticipando i protagonisti dei grandi romanzi del novecento, Particolarmente importante è la parabola religiosa di Steinegge, che grazie all'incontro con Edith e Don Innocenzo, inizierà un percorso di conversione al cristianesimo.
i dialoghi tra Steinegge e Don Innocenzo rivestono un particolare ruolo all'interno del romanzo, perché svelano uno dei nodi principali della riflessione dell'autore: il ruolo della fede.
Per Fogazzaro, vicino ad istanze moderniste, fede e scienza sono due gambe dello stesso corpo, si necessitano a vincenda, in aperta polemica con il positivismo e l'eccessivo razionalismo.
La figura di Don Innocenzo, mette in evidenza l'importanza dell'esperienza come fondamento per la fede e svolge anche la funzione di critica nei confronti del clero italiano.
Il tema religioso compare anche in relazione alla politica, come si nota nel dialogo tra il conte zio e Silla, Tra i due nasce un dissido sul concetto di uguaglianza nel cristianesimo e nella politica, con il conte zio emblema di una aristocrazia in declino, che vede nella democrazia un pericolo portato dalla ventata rivoluzionaria.
La rivoluzione politica non è l'unica novità del tempo, Fogazzaro, introduce il tema dell'industrializzazione in italia, attraverso le vicende della costruzione di una cartiera, Si produce così una nuova contraddizione: tra l'ambiente romantico del castello e quello della realtà urbana e industrializzata che incombe, La religione è anche centrale nella vicenda amorosa, Se infatti Malobra è la femme fatale, simbolo della passione malata e oscura, Edith è una donna di fede che vuole convertire Steingge e salvare Silla.
In conclusione Malombra è un romanzo di transizione, nel quale convivono elementi differenti e tra loro in conflitto: cristianesimo e occultismo, luce e ombra, bene e male, mente e cuore.
Fogazzaro, con grande abilità, cerca di amalgamare queste opposizioni restituendo un romanzo delle forti passioni e dei profondi tormenti, Il registro è medio e vario, L'autore spazia dal grande lirismo, per le descrizioni ambientali, al registro tragico per costruire atmosfere cupe e tese, È frequente, nel corso dell'opera, il ricorso ad espressioni in veneto, parlato dalla famiglia Salvador, e anche in tedesco, la lingua madre di Steinegge.
Si apprezza anche la precisione descrittiva riservata alla flora, Il romanzo è consigliato agli appassionati di storia della letteratura italiana e a chi vuole comprendere le trasformazioni culturali dell'Italia post unitaria,
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Egli provava la sensazione vertiginosa di scendere in un gran vuoto senza fondo, desiderava avidamente di precipitare sempre più giù, senza rimedio.