Catch Le Ripetizioni Illustrated By Giulio Mozzi Expressed As Print

uomo ricorda o pensa di ricordare, Un uomo trasfigura nel tentativo di attribuire un senso alla propria esistenza tripartita, Eccellente e crudo. La violenza descritta è talmente eccessiva da non essere nemmeno più disturbante ma anche poco interessante Inizio con il voto, così da mettere fin da subito bene in chiaro le cose:

stella/

Non ho capito la ragione che lo vede candidato ad uno dei premi più importanti del panorama letterario italiano parlo del premio strega e questo libro fa parte della dozzina.


È un libro che mi ha DISGUSTATO,
Ci ho trovato quelle cose che NON voglio leggere, perché non voglio nemmeno immaginarle,

Esistono, lo so, ma almeno nella lettura mi piace ritagliarmi uno spazio per sognare, immaginare e non leggere i peggiori incubi che la mente umana malata può partorire.


Si vuole dire che sono buonista
Che voglio vivere in un mondo di caramelle e zucchero filato
Si, Almeno nei libri. Almeno nel mondo che è solo mio e che mi permette di viaggiare e fantasticare,
Leggere quelle cose, un paio di capitoli eh, ma da voltastomaco, non mi va, Non me lo aspetto e non lo voglio,

L'unica parte che ho trovato in qualche modo affine al mio pensiero è quella dove Mario, il protagonista parla della sua esperienza con un mentore.
. .
Ma anche questo capitolo, l'ho letto con l'angoscia che tutto ad un tratto si trasformasse in un incubo, così come successo in altri passi del libro.


Non accenno alla trama, vi dico solo che Mario il protagonista conducevite in contemporanea,

Il senso di questo romanzo non l'ho capito ed è l'unico caso in cui non mi interessa proprio ragionarci ulteriormente,

Ovviamente, popolo di lettori, sono più che aperta al dialogo, qualora qualcuno potesse offrirmi degli spunti interessanti di riflessione, che da sola io non sono proprio stata in grado di cogliere.
In realtà sarebbe un,

Appena terminato di leggerlo, il mio primo pensiero sulla conclusione è stato "fine stupida e deludente",
In generale è stato un libro molto al di sotto delle aspettative, Dai commenti di altri lettori avevo immaginato fosse un libro "disturbante" ma coinvolgente, Non è stato così per me,
La prosa per carità, l'autore sa scrivere spesso è noiosa, piena di periodi complessi, non sempre piacevole per me,
La storia è un insieme di storie, alcune senza conclusione, altre senza pretesa, altre volutamente e inutilmente provocatorie,
Anche la fine è una "non fine",
Certamente vuole rappresentare un mondo esistente, talvolta anche più vicino di quello che pensiamo, ma, .
Nel complesso non mi sembra un buon libro,
Non lo consiglierei Il libro di Mozzi, impeccabile e pregevole per scrittura, sebbene a tratti risenta di uneccessiva e gratuita verbosità, si rivela, per i suoi contenuti, tossico.

La lettura diventa faticosa e fastidiosa per il livello di violenza che, pagina dopo pagina, gradatamente dispiega si tratta di un vero e proprio “descensus ad inferos” mascherato da fine e approfondita conoscenza dellanimo umano.

Un così compiaciuto excursus sulla malattia dei rapporti, che tutto riduce a dinamiche violentissime di potere e manipolazione degli altri, tradisce unimmagine sulla natura umana assai distante dalla mia sensibilità.

Quali che siano le intenzioni dellautore, di confessarsi o di provocare, lunica emozione che è riuscito a trasmettermi è stata di profonda delusione e distanza.
Al mondo ci sarà chi è capace di non cancellare, e invece di rispondere a un pugno con un pugno offre a chi l'ha picchiato l'altra guancia ma io non ne ho mai visti.
Non ho mai visto nessuno, e tantomeno te che me l'insegnavi, offrire l'altra guancia, O meglio ho visto me stessa, papà, per anni e anni, che ti ho offerto l'altra guancia, per così dire, e questo è stato la mia rovina, come tu ben sai.


quote Era da un po che i libri di questa dozzina mi stavano lasciando con lamaro in bocca, ma ora con Mozzi devo dire che il livello si è rialzato.
Il suo romanzo o meglio, romanzo in racconti, o composite novel, come scrivono i critici inglesi nel definire questo tipo di romanzi ha suscitato molte critiche per via di alcune scene abbastanza spinte e che troverete nella serie di storie dedicate a Santiago, ma in giro si legge di peggio.
Cerchiamo di apprezzare il libro per quello che è: un libro sulla finzione, sulla narrazione, su come cerchiamo di mutare e di cambiare il nostro destino, ma su come alla fine siamo condannati a vivere sempre ilgiugno, a vivere, cioè, la monotonia della ripetizione che caratterizza le nostre vite e i nostri legami con gli altri.
Abbandonato a pagina.
Scrittura per i miei gusti asettica, Non mi avvolge.
Cerco disperatamente uno scrittore contemporaneo che mi sconquassi,
Mi rifugio spesso in Bernhard, . qualcuno mi sá consigliare Mi sembra il romanzo delle relazioni insane,

Quelle sane dovrebbero essere dei legami emozionali, cognitivi e fisici che impongono una certa reciprocità negli affetti, responsabilità, lo spendersi per qualcosa che non sempre restituisce ciò che si dà.
L'appartenenza allo scambio è fatto di "lacci" invisibili, nel grado di coinvolgimento e nell'ampiezza della rete che questi fili tesi, dall'uno all'altro, determinano per ciascuno di noi.


Qui nessuno dei personaggi vuole relazioni di questo tipo, rifiuta qualsiasi "messa in gioco" che sfocia nella degradazione di qualsiasi relazione.
Se la cerca, perché ne sente il bisogno, è subito spaventato e si ritrae in un atteggiamento autistico che sfocia nell'annientamento di sé e, spesso, dell'altro.

Ogni sentimento, quando esiste, è la manifestazione di una distorsione che condiziona, o verso un possesso morboso dei corpi, nella loro disgregazione anatomica, o verso un'atarassia, si può definire sentimento l'indifferenza per qualsiasi relazione fatta di "lacci".


Mozzi svela brutalmente i disagi, più o meno patologici, forse endemici, maldestramente criptati dall'ipocrisia della condizione umana, Dopo aver letto perpagine di relazioni malsane e perversioni di ogni genere raccontate nei minimi dettagli, sono ancora qui a chiedermi dove volesse andare a parare l'autore.
Scioccare il lettore dovrebbe ancora fare notizia Per me un big NO, Lo salvo dal voto minimo solo per lo stile, lineare al punto giusto, Disturbante sempre, disgustoso a tratti,
Compiaciuto di una buona scrittura,
Salvo il lascito della domanda: quanti io possiamo essere E l'impegno a non rassegnarsi all'inevitabilità del male, Lo stile e la struttura sono degni di nota, mentre i contenuti non sono sempre stati di mio gradimento, Ho fatto fatica e ci ho messo tanto a leggerlo e qualcosa mi disturbava, tanto che appunto non lo leggevo con piacere, A conclusione del libro purtroppo il mio giudizio non è cambiato: parte bene, ma poi si perde e risulta un po' eccessivo per i miei gusti.

Concludo quindi qui il mio anno di letture, con
Catch Le Ripetizioni Illustrated By Giulio Mozzi Expressed As Print
un libro che non ho amato e che non consiglio, Lho comprato perché fra i finalisti del Premio Strega, ma è troppo violento, crudo, cupo e pessimista per rispondere al mio gusto, È una forza discendente verso la parte più bassa e dura dellanimo umano in certi passi mi ha ricordato Henry Miller, Conoscevo solo di fama Mozzi, Direi che il suo unico romanzo mi è bastato,
Interessanti le storie raccontate, però disturbanti,
Violenza gratuita che non è decisamente il mio genere, .