Free Sortilegi Edited By Bianca Pitzorno Available In EPub

on Sortilegi

racconti ambientati nel Seicento,
Tre storie di donne accomunate dal sortilegio: La strega, Maledizione e Profumo,



Ho audioletto questo libro: interessanti i racconti, ma la voce dellautrice è terribile Tre storie, tre donne, tre sortilegi.
Caterina, la bambina rimasta sola da piccolina e che cresce contando solo sulle proprie forze e sulla propria intelligenza, e questo, agli occhi di un mondo retrogrado e credulone, fa di lei una minaccia.
Nel secondo, Vittoria, trovatella, scatena la gelosia di una donna molto più potente di lei, . . e sarà la forza dell'innocenza a proteggerla, Nel terzo racconto, il segreto di una ricetta tramandata in linea materna arriverà, con il suo profumo, fino alle terre argentine, ammaliando chiunque si trovi nel suo cammino.

Tre storie affascinanti, intelligenti, scritte con una lingua talmente aderente alla realtà da sembrare storie del 'piuttosto che scritte nel ventunesimo secolo.
Ho apprezzato molto anche la nota dell'autrice alla fine di ogni racconto, con la spiegazione di come fosse nata l'idea e quali oggetti e quali storie l'avessero ispirata.
Soprattutto per gli ultimi due, ambientati in Sardegna, è stato molto interessante scoprire aspetti del passato che non conoscevo.

L'unica pecca di questo libro, . . è che è troppo corto!
Bianca Pitzorno si conferma autrice elegante e intelligente, anche quando, come qui, scrive per gli adulti e non per i ragazzi.
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"Sortilegi" raccoglie tre racconti di Bianca Pitzorno, legati da un filo di magia,

Il primo racconta la storia di una giovane contadina che nel Seicento viene accusata di stregoneria il secondo quella di una rivale in amore che maledice una giovane coppia il terzo quella di alcuni biscotti così fragranti da far perdere la testa.


Ogni racconto è accompagnato da una nota dell'autrice, che racconta la genesi e gli studi che l'hanno aiutata a comporlo.
Questa è stata, senza dubbio, la mia parte preferita, Sono tre racconti che hanno lunghezza e argomenti diversi: infatti il primo "La strega" ha come protagonista una ragazzina sedicenne che, mentre infuria la tempesta, cresce in solitudine nel bosco, ma è talmente bella che genera nelle persone che la incontrano il loro odio, additandola come strega.
Nel secondo racconto "Maledizione", un uomo si innamora di una donna dalle orme che lei ha lasciato sulla sabbia, e questa l'ho trovata un'idea meravigliosa.
Nel terzo racconto "Profumo" il vento trasporta una fragranza insolita, magica e squisita,
Un libro di poche pagine ma con un contenuto meraviglioso, un "sortilegio" come dice il titolo che unisce come un filo rosso i tre racconti.
L'autrice ha una grande cura nello scegliere le parole per raccontare il periodo seicentesco azzerando la distanza temporale fra il lettore e i protagonisti.
La Pitzorno attinge alla propria realtà storica della Sardegna con personaggi che rifiutano di adeguarsi a questa realtà e ad avere un comportamento "adeguato" alle regole sociale del periodo.
In questo modo i protagonisti di questi racconti ci parlano delle nostre paure e delle nostre meschinità attraverso le parole che possono uccidere o salvare.

Un libro che consiglio a tutti, io ho iniziato da questo con la Pitzorno, e proseguirò con gli altri titoli perché mi sono innamorata di lei! come fanno gli altri scrittori a non avere un complesso di inferiorità quando al mondo esiste bianca pitzorno Sortilegi è l'ultimo libro di Bianca Pitzorno, pubblicato ilmarzoda Bompiani.


È una raccolta di tre racconti che hanno tutti in comune la superstizione, la magia e i sortilegi.

Il primo, intitolato "la strega" è ambientato nel seicento in Toscana e ha come protagonista una bambina, Caterina, che si trova da sola in una casa nel bosco dopo che tutta la sua famiglia viene improvvisamente sterminata dalla peste.

Passano gli anni, la bambina riesce a sopravvivere da sola nella sua casa e si trasforma in una bellissima fanciulla ma quando gli abitanti del paese più vicino per caso scoprono la sua esistenza la accusano di stregoneria.


Gli altri due racconti, intitolati "maledizione" e "profumo" sono più brevi e ci trasportano nell'antica tradizione sarda.
In maledizione una donna invidiosa scaglia un maleficio all'uomo che l'ha rifiutata e a quella che ritiene sua rivale in amore.

Profumo
Free Sortilegi Edited By Bianca Pitzorno Available In EPub
invece ci fa conoscere un'antica ricetta segreta, quella dei biscotti di vento, capaci di emanare una fragranza inebriante anche a distanza di anni.

Tutti i racconti terminano con delle interessanti note dell'autrice che ci illustra gli studi e gli aneddoti dai quali ha preso spunto per scrivere sortilegi.


La particolarità del primo racconto è la scrittura in lingua secentesca, un espediente letterario che abbiamo apprezzato tantissimo perché immerge ulteriormente il lettore nel pensiero dell'epoca.

Nel secondo racconto l'autrice ci parla di una tovaglietta "magica" ricamata a mano che esiste realmente, pezzo rarissimo, custodito nel museo Giovanni Antonio Sanna di Sassari.

Anche il terzo racconto ha un fondo di verità e ci racconta dei "biscotti di vento", ricetta segreta conosciuta solo da una famiglia in un paese della Sardegna Sardegna, Benetutti, ormai quasi scomparsi.


Questo è stato il primo libro di Bianca Pitzorno che leggiamo, il suo stile etereo e fortemente evocativo ci ha letteralmente stregati.
Magistrale la capacità dell'autrice di passare da una scrittura quasi manzoniana alla fluidità di una grande penna contemporanea come solo pochi autori oggi sarebbero in grado di fare.

Essendo sardi abbiamo amato particolarmente i racconti ambientati nella nostra terra, le tradizioni di tempi lontani e gli avvenimenti reali da cui sono tratte queste storie.
Si evince chiaramente l'importante e approfondito lavoro di studio e ricerca compiuti dalla scrittrice per la costruzione di questo piccolo gioiello letterario.

Assolutamente da leggere! Sortilegi è un libriccino che contiene tre racconti, legati insieme dal filo invisibile della superstizione, della magia, della stregoneria e dal femminile.

Tre racconti ambientati in tre epoche storiche diverse: la Toscana del Seicento, la Sardegna del XIX secolo e la Sardegna e un pezzetto dArgentina degli anni Cinquanta.

I primi due sono speculari: Cate, la cui unica colpa è quella di essere bellissima e sola, viene accusata di stregoneria e affogata nellArno nel freddo inverno del.
Una morte orribile, che mi ha lasciato un vago senso di malessere e che si è attenuato grazie alla storia di Vittoria.


Vittoria è anchessa sola, abbandonata ai piedi di una chiesa, viene cresciuta e mandata a servizio dalla Signora.
È bella come lo era Cate, e come lei canta mentre lavora, e un giorno “Gadoni”, un avvenente forestiero, la chiede in moglie.

La Signora glielo concede, ma trama di fare una fattura alla coppia di cui è tremendamente gelosa, Per sua sfortuna ad occuparsi del corredo pieno di parole maledette è Remedianome Omen che con la sua abilità e purezza annulla lintento malevolo.


E la terza storia Il passaggio di testimone dalla storia di vittoria a quella di Antonia e dei biscotti fatti di vento, è dato dall'abilità delle mani di fare magie, di creare qualcosa che smuova lanimo e che porti alla luce i ricordi della terra amata, delle radici.

Come le mani di Remedia “magicamente” annullano la maledizione della Signora, così quelle di Antonia parlano al cuore dei parenti migrati Argentina.
La storia dei biscotti mi ha portato alla memoria “Chocolat”, “il profumo del pane alla lavanda”, “la scuola degli ingredienti segreti”.
Adoro i racconti e i romanzi dove il cibo ha qualche potere speciale, che va al di là del saziare o del confortare!!

È stata una bella lettura, ho amato il diverso stile dei tre racconti, che fanno immergere il lettore nel tempo della vicenda ho apprezzato tantissimo le note alla fine di ogni racconto che sottolineano il grande lavoro di ricerca fatto dallautrice.
Mi ha colpito molto il fatto che tutti e tre si basino su fonti storiche precise, in particolare mi ha sconvolto la tovaglietta.

Mi piace molto la penna della Pitzorno, mai volgare, sempre elegante ed equilibrata, La consiglio veramente tanto!!!

stelle e questa sì dopo aver letto Fermami Adesso posso dirlo è una gran bella lettura!
Per trascorre un oretta in relax, magari con un tè al miele e qualche biscottino!

Alla prossima!

Sono tre racconti, tutti e tre molto belli.
Lultimo è veramente emozionante, è il racconto su una ricetta di semplici biscotti che però rappresenta la casa, la famiglia, la terra dorigine.
Bianca Pitzorno sei preziosa. Ho conosciuto Bianca Pitzorno solo in età adulta, leggendo però uno dei suoi libri per bambini/ragazzi, Me ne sono innamorata e quindi non appena ho visto un suo nuovo libro, anche se per adulti, ho deciso di prenderlo in prestito in biblioteca.


In Sortilegi la Pitzorno scrive tre racconti che hanno però un filo conduttore, che è quello della magia.
In queste tre storie distinte la magia viene narrata attraverso diverse prospettive, che ci mostrano degli spaccati del nostro passato.


Tra i tre ho preferito sicuramente il primo, che è un po più lungo degli altri e che ti permette di entrare nella storia e appassionarti a ciò che viene raccontato.
Allinizio ho fatto un po di fatica con il linguaggio antico che lautrice ha scelto di utilizzare per adeguarsi al periodo storico in cui è ambientato il racconto.
Poi pian piano mi sono abituata e ho iniziato ad appassionarmi a ciò che stavo leggendo, provando emozioni diverse.
È stato difficile leggere ciò che facevano alle donne tacciate di essere streghe, vedere come lignoranza delle persone passasse sopra a tutto e riuscisse a far giudicare delle donne colpevoli senza alcuna prova oggettiva.
Ammetto che lautrice è riuscita a far dubitare anche me e che probabilmente se fossi stata una di quelle persone senza alcun strumento culturale, avrei ceduto anche io alla credenza generale.
Ci fa vedere però che cerano anche delle persone che andavano contro la massa e difendevano queste donne accusate di essere state scelte dal demonio.


Di tutto il libro penso che mi sia piaciuto solo questo racconto e avrei preferito che tutto il libro fosse dedicato ad esso, magari scrivendo un romanzo.
Gli altri racconti non mi sono piaciuti, sia perché troppo brevi, sia perché raccontano solo un fatto buttato lì.


Comunque lo stile dellautrice merita e do, Racconti fiabeschi, di streghe e leggende, Emanuela per RFS
.
Questa brava autrice italiana approda in libreria e in tutti gli store online con una bella novità editoriale che, grazie al suo stile asciutto e nostalgico, non deluderà i suoi affezionati lettori.


È una raccolta di tre racconti, accomunati dal fatto che ad averli ispirati sono degli oggetti: dei documenti storici, una tovaglietta ricamata e dei biscotti sardi.


Nella creazione della storia lautrice intesse con abilità fantasia e realtà rendendo il tutto perfettamente amalgamato, così che il lettore arrivi a chiedersi: Sarà vero.


La strega

Nel primo racconto, ambientato nelle campagne toscane tra la metà dele il, si narra la vicenda di una bimba che, sopravvissuta alla peste che ha sterminato tutta la sua famiglia, cresce indisturbata nella sua casa di campagna sopravvivendo ai duri inverni e alle deprivazioni, fino a incappare nellodio e nella superstizione dei paesani, che la accusano di essere una strega e la condannano a morte.


Esempio di un mondo per fortuna scomparso dove il pregiudizio e la superstizione dominavano le genti e tenevano a bada i malanimi, è scritto in un italiano dellepoca, perfettamente aderente alle cronache vere da cui lautrice ha tratto spunto.
Leggerlo mi ha lasciato addosso una certa inquietudine per la sorte della poveretta, soprattutto al pensiero di quante donne, in passato, hanno fatto la sua stessa fine.


Maledizione

La magia o presunta tale aleggia anche nel secondo racconto, Una bella fanciulla, orfana, è chiesta in sposa da un facoltoso personaggio e scatena la rabbia della padrona, che fa ricamare su una tovaglietta una maledizione.
Questa maledizione è scardinata dallabilità di una piccola ricamatrice, che aggiunge al disegno fiori e animaletti annullando, di fatto, il maleficio.


Perfetta parabola dellinvidia e della gelosia che tormentano alcune persone fino a farle inacidire e morire nel proprio veleno.




Profumo

Ultimo racconto, profondamente intimistico e nostalgico, racconta di una lettera che dalla Sardegna arriva in Argentina spargendo il suo magico profumo durante tutto il viaggio: un profumo che parla di ricordi, tradizioni e di nostalgia per il paese lontano.


Il fil rouge che accomuna tutti e tre i racconti è sicuramente la figura femminile: il coraggio di essere donna in qualsiasi situazione.


Un coraggio che ha sempre spaventato, appassionato e spesso maledetto,

Il potere dei ricordi, a mio avviso, è laltro punto importante: i ricordi che ti sostengono in un momento difficile e aiutano ad andare avanti.
I ricordi intesi come tradizioni familiari, che alleviano sofferenza e nostalgia,

Bel romanzo adatto anche a un pubblico di lettori adolescenti, .