Review Morte Dei Marmi Originated By Fabio Genovesi Format Printed Matter

on Morte dei Marmi

libro è una dichiarazione d'amore,
L'amore di Fabio Genovesi per la sua terra natìa, la Versilia e Forte dei Marmi,
Un amore messo a dura prova dai cambiamenti subiti dal Forte nel tempo, cambiamenti che in questo libro leggero leggero l'autore tenta di raccontarci.

I primi turisti, l'indifferenza locale per la notorietà dei suoi ospiti, l'escalation di assurdità, l'arrivo dei russi e dei nuovi ricchi, la fuga degli abitanti.
Fino alla situazione attuale, con i fortemarmini scacciati da Forte dei Marmi, ora luogo vivo solo d'estate, abitato da vacanzieri e popolato da negozi di lusso, e città fantasma d'inverno.

E malgrado questa desolazione, chiamata su di sé da Forte dei Marmi stessa, alla fin fine, l'amore resiste, cova sotto le ceneri, si ritrova nei vecchi che stazionano vicino al pontile, nei pescatori, nella nebbia versiliese.




Non c'è una storia, non c'è una trama, Sono solo le memorie dell'autore legate alla sua città, a ruota libera, saltando dai primi turisti al presente, dai russi agli inizi del novecento, dai vascelli che portavano via il marmo agli yacht di lusso.


Un libro leggerissimo, rapido, scritto in maniera colloquiale,
Un libro che comunque mi ha colpito, magari visto che parla di luoghi vicini a me, luoghi che conosco.

Magari perché mi fa pensare alla mia città, e a come anche noi ci stiamo trasformando in un qualcosa sempre più turistico e sempre meno "vero", anche se le differenze sono abissali sia per il posto, sia per il tipo di turismo, sia per la mentalità degli abitanti.

Un libro che può essere interessante se si ha interesse per Forte dei Marmi, per sentire il punto di vista dei "locali".
È stato bello immergersi ed assaporare l'atmosfera decadente della Versilia Quando ero bambina uno zio eccentrico si vantava di passare le vacanze con la famiglia in Versilia.
Chissà che botta di vita, allora, negli anni, per uno che non usciva di casa mai, se non per andare a lavorare nella fabbrichetta ametri dalla sua abitazione.
Noi, che ci avventuravamo fino allAdriatico, eravamo considerati dei paria, Mio padre scuoteva il capo e commentava: “Deve fare la Cisa è matto”, Erano gli anni di Mina e di tanti altri alla Bussola, e lì giravano quelli che contano,
Poi vennero gli anni: De Andrè, il poeta anarchico, che va a cantare nel tempio della borghesia, non senza suscitare clamori e contestazioni.
Mina che vi fa la sua ultima apparizione prima di scomparire dalle scene dal vivo, e dopo la scomparsa del mitico Bernardini, tutto cade in rovina, anche grazie agli amministratori locali che tentano un progetto che finisce in tribunale per corruzione e turbativa dasta.
Anni fa un amministratore versiliese mi confessò che se a Rimini avessero il sole che si butta nel mare al tramonto come avviene sulla costa tirrenica avrebbero una miniera doro.
Loro invece non sanno cosa vuol dire turismo,
Vedo le luci della Versilia scintillare sullorizzonte dal mio terrazzo nelle notti di vento, ma da almeno una decina danni ne sono stata lontana, e un mio fugace passaggio prima della scorsa estate mi ha chiarito il perchè: lo shopping sfrenato non è nelle mie corde là dove le commesse poi, se non hai laria della russa facoltosa, ti guardano con disprezzo e sufficienza solo a vederti entrare nei negozi.
Il mercato del Forte non è più quello di una volta, i marchi taroccati fatti passare per buoni li trovo anche sui marciapiedi di Lerici e Portovenere, a un passo da casa senza andare fin là.
Nemmeno le focaccine di Valè sono più le stesse, rinsecchite e dure, come non le avevo mai provate.
Accanto a me, che aspettavo la sfornata, un extracomunitario che cercava di vendere le sue borse agli avventori ha chiesto due focaccine.
Il commesso lha guardato con disgusto e ha scosso la testa, Allora ho fatto cenno che le avrei pagate io, per sentirmi dire che per due non poteva dare nemmeno il sacchetto, perché costava di più.
Gliene ho fatto riempire uno con dieci focaccine e gliele ho consegnate con un sorriso, sentendomi avvampare per lui,
Tre stelline perchè Morte dei marmi parla, e bene, della Versilia e del suo degrado, Della endemica inospitalità dei suoi abitanti mica per niente discendono dai LiguriApuani gente che conosco bene, ci vivo in mezzo daanni! del suo snobismo ormai stinto.
Capisco la nostalgia di Fabio Genovesi, che ammanta tutto di luce dorata, ma decisamente no, questo Forte lo lascio a lui, ben volentieri.
Due coppie russe vanno a cena in un ristorante del lungomare, mangiano crostacei e bevono vino bianco, e alla fine il conto è undicimila e trecento euro.
Il terminale per le carte di credito è rotto, e allora pagano in contanti, Lasciano quindicimila euro sul tavolo e se ne vanno, il resto è mancia, Quattromila e duecento euro, mancia,

O Fabio, i cinquecento euro che mancano ce li hai messi tu

Non sarà Einstein lo afferma egli stesso ma scrive bene e questo libro è piacevole e divertente, si ride e si sorride, anche se le note di fondo sono amarezza e nostalgia.
L'occasione per sentire parlare a cuore aperto chi, come un fortemarmino doc, nella vita reale, forse non scambierebbe con te la benchè minima confidenza.
Stile frizzante, bozzetti divertenti, tante riflessioni effetto madeleine per i tanti che hanno un ricordo in Versilia, Mi è piaciuto. La prossima settimana l'autore sarà a Montale sitelinkinfo per la presentazione del suo nuovo libro sitelinkChi manda le onde, fresco fresco di candidatura al Premio Strega visto che volevo partecipare all'incontro ho recuperato questo libriccino, giusto per farmi un'idea.
. che è più che positiva!!

Ecco come un fortemarmino descrive la trasformazione del suo paese dai nostalgici annialla recente invasione russa e non quella che sperava il nonno!: con ironia, tanta semplicità e onestà, e sul finale si aggiunge una certa vena di malinconia.

Ma la violenza diventava una certezza quando arrivava il derby contro il Cgc Viareggio, imperdibile occasione per celebrare il campanilismo più sfrenato, questa nostra tendenza regionale a schifarci e ostacolarci tra vicini di casa, che è provvidenziale perchè altrimenti i toscani uniti conquisterebbero il pianeta in due o tre giorni, e allora sai che casino.
Sempre detto anch'io XD Dove vivi Io vivo a Morte dei Marmi, Anzi no, a Forte dei Marmi, Perché un paese non è morto se ancora ci vive qualcuno,
Noi quando sono arrivati i russi non ce ne siamo mica accorti, Nessuno ci aveva detto dei nuovi ricchi post Unione Sovietica, dei magnati di gas e petrolio, Per noi i russi erano un popolo fiero e modesto, e insieme meschino e invidioso, tutto preso a portare avanti una causa comune che era quella di regalare il paradiso socialista al mondo intero oppure di affogare il pianeta sotto le bombe nucleari.
E intanto, nel tempo libero, giocavano a scacchi e leggevano romanzi difficili e si sfondavano di vodka per digerire le cene a base di bambini.
Ecco perché i primi russi al Forte sono arrivati senza che ce ne accorgessimo, Perché nessuno li considerava russi,
E allora buonanotte al Forte e alla vegetazione spontanea, alla casetta tipica, alle cartoline in bianco e nero, ai soggiorni di Montale e alla pioggia nel pineto.
Perché uno tsunami è uno tsunami, e non c'è verso di fermarlo, Non importa se è fatto d'acqua, di lava o di zucchero filato, lui arriva e devasta tutto, E su Forte dei Marmi si è abbattuto uno tsunami di denaro, Un romanzo autobiografico intriso di un'amarezza intelligente e divertente, La nostalgia di quel che non c'è più, e che è stato spazzato via in pochi anni, Ma anche l'attaccamento al posto giusto, quello natìo, che non si abbandona a nessun prezzo, Una storia senza trama, toscanamente raccontata in stile graffiante eppur delicato, Apprezzerete ancor più questo romanzo se a Forte dei Marmi ci siete stati,

A Miami cè un hotel per cani che ospita i cuccioli delle stelle del cinema e della musica, ed è il più lussuoso dAmerica.
Ma non del mondo. Lhotel per cani più lussuoso del mondo è a Forte dei Marmi,
Lo frequentano animali vip come Pucci, un bullmastiff che arriva dalla Russia con un jet privato, insieme a due valigie piene di accessori firmati Gucci.
Ogni ospite ha la sua villetta, dove uno chef con varie stelle Michelin e forchette del Gambero Rosso gli propone piatti tipo “Bon Bon di pollo con cuore di tonno e riso nero alle mele”.
E io alla parola bon bon sento la voglia di accendere una motosega e farla roteare intorno per vedere cosa succede, ma sono ingiusto.
I direttori della struttura spiegano che lintento è educativo e vuole iniziare i cani a una dieta più varia, mostrandogli una gamma di ricette alternative alla solita scatoletta spesso imposta dalla vita frenetica del cane moderno.
Simpatico, non all' altezza di altri suoi romanzi ma comunque molto divertente Interesting and funny in the first half, it loses a bit of its energy towards the end.
La storia di un fortemarmino che racconta di
Review Morte Dei Marmi Originated By Fabio Genovesi  Format Printed Matter
come i russi si sono comprati la sua città,
E anche di come è nata la città,
E del nonno che non vedeva l'ora che arrivassero i russi, ed è morto prima di vederli arrivare anche se non proprio quelli che si aspettava lui.

I personaggi versiliesi di sottofondo mi hanno riportato a casa per qualche giorno, . . Fabio Genovesi é un genio!
Il modo così naturale di raccontare ciò che tutti vedono ma non saprebbero mai descrivere.
Eccezionale la sua forma di scrittura, Rende interessante ogni singola frase!
Assolutamente sottile la sua ironia,
Davvero unottima penna.