Get Started On Il Lamento Di Euridice Illustrated By Luana Semprini Released As Paper Edition

on Il lamento di Euridice

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Devo essere onesta la storia mi ha conquistato completamente una volta che mi sono ritrovata in compagnia di Erika e Malco in quello sperduto paesino tra gli appennini marchigiani, di notte con loro nella radura, tra le lapidi del cimitero sconsacrato è stato molto difficile mettere giù il libro è rituffarmi nella vita reale.
Insieme a Erika ho ascoltato il grido disperato di Euridice che per due volte è stata privata dellamore della sua vita, Ho sofferto insieme a Malco nel comprendere che la sua unica speranza di salvezza dallangoscia di Orfeo, lo rifiutava, additandolo come pazzo, Ho seguito il loro incontrarsi, sfiorarsi, toccarsi, cercarsi con gli occhi nella speranza che potessero cancellare la distanza che il loro comune supplizio gli infliggeva per trovare consolazione luno tra le braccia dellaltro.
Ho tremato e dubitato quando la ragazza ha cercato di negare tutto, come se fosse solo una pazzia, un brutto scherzo della sua mente, Ho vissuto lamore di Erika e Malco, anche se questo sentimento sembra confonderli, renderli dubbiosi in quanto irreale perchè causato da Orfeo e Euridice, e ho sofferto quando Erika, invece di abbandonarsi ad esso, con tutte le conseguenze che ciò avrebbe comportato, ha deciso di scappare, di lasciar parlare la paura, di non abbandonarsi al suo cuore ma di lasciar agire la sua testa.

Ma questa storia non è solo la storia di Erika e Malco, di Orfeo e Euridice, ma è anche la storia di Jane e Daniel, Sofia e Jack, È la storia del passaggio dalladolescenza alletà adulta di un gruppo di ragazzi che comprende che non tutto è sempre come sembra, Che anche la persona che credevi di conoscere da una vita può mentirti e ferirti, che lamore non è sempre semplice e facile, non sempre può portare gioia e calore, a volte induce nellanimo lodio e la gelosia, e labbandono ad esso non sempre è la scelta giusta.

Il lamento di Euridice è un libro che ti lascia con il fiato sospeso e un dolore in fondo al cuore, un libro che non ti farà guardare più allo stesso modo le croci di un cimitero.

VOTO:STELLINE E MEZZO

Questo breve romanzo di Luana Semprini mi ha piacevolmente colpita come del resto tutti i suoi romanzi,
Il lamento di Euridice si apre con un funerale, il funerale di Daniel, amico della protagonista Erika,
La storia procede poi a spiegare cosa è successo prima di questo tragico evento, prima cheamici potessero distaccarsi in maniera così drastica e prima che due migliori amiche diventassero estranee.

Subito dopo la maturità Erika va in vacanza insieme agli amici, nella casa di Daniel, Una sera però accade qualcosa: durante una visita al cimitero, Erika sente qualcosa,
Un lamento che solo lei può sentire, Ed è proprio in quella circostanza che Erika incontra Malco,
Il rapporto tra i due inizialmente non è dei migliori anzi, Erika ha paura di Malco, Lo trova fuori di casa che la spia, si avvicina a lei tramite l'amica, Col tempo però Erika capisce che Malco è l'unico in grado di capirla perché anche lui sente quel lamento, Anche lui è afflitto da quella maledizione: entrambi sentono rispettivamente la voce di Orfeo e Euridice, separati dalla morte è destinati a non rimanere più insieme,
Il romanzo procede con una specie di tira e molla tra i due, alcune amicizie si romperanno, fino ad arrivare a un tragico epilogo la morte di Daniel, e un finale in un certo senso aperto, che lascia spazio all'immaginazione perché dopo tutto Orfeo ed Euridice saranno anche divisi dalla morte, ma non smetteranno mai e poi mai di cercarsi.

Ho trovato lo stile dell'autrice chiaro e fluido,
Benché si tratti di un romanzo breve, è riuscita a racchiudere in questo centinaio di pagine emozioni, sentimenti, tormento e uno dei miti greci che adoro,
Malco è un personaggio ambiguo e sembra che la sua "aura" misteriosa riesca a influenzare Erika nei suoi comportamenti e azioni che sia in positivo o in negativo lascio decidere a voi.
Da sitelink blogspot. i

Sono ore che guardo il cursore che lampeggia sullo schermo cercando un modo carino per esprimere il mio pensiero su Il lamento di Euridice, ma temo che non riceverò l'illuminazione giusta.

Su diversi blog avevo letto segnalazioni e recensioni di questo romanzo: la trama, equilibrato connubio di originalità e ispirazione ai miti classici, mi ha subito attratta, Aspettavo l'occasione giusta per leggerlo e mi si è presentata proprio in questi giorni,
È stata una lettura molto veloce e non troppo impegnativa che, però, mi ha lasciata un pochino delusa, Premetto che sono un'amante delle descrizioni accurate, dei barocchismi, ma leggo davvero di tutto e, soprattutto, penso di essere in grado di apprezzare qualsiasi stile, Tuttavia fin dal primo capitolo mi è sembrato che la narrazione corresse un po' troppo: a mio avviso poteva essere più approfondita e dilatata, anche perché così mi ha fatto pensare più a un racconto che a un romanzo vero e proprio.

Tralasciando le veniali questioni sulla brevità e sullo stile, durante la lettura mi sono imbattuta in alcuni usi linguistici che mi hanno lasciato perplessa: non potrei definirli errori veri e propri ma, sommandosi alla latitanza di diverse virgole nei dialoghi, li ho notati e non me la sento di passarci sopra come farei con un errore di battitura volente o nolente, scappano sempre.

Mi riferisco a espressioni come "sobillando di gioia" e "mi sentivo piena di nausee", Ho fatto le mie ricerche perché spesso capita che frasi, che ci suonano strane, siano in realtà più che corrette e che le parole abbiano significati diversi da quelli che conosciamo.
Partendo dal primo esempio, mi risulta che sobillare sia sinonimo di incitare, addirittura istigare e che, pur ammettendo l'uso metaforico all'interno della frase, essendo transitivo non dovrebbe essere seguito dalla preposizione.
Venendo alle nausee, l'uso plurale mi fa pensare a una donna incinta ed Erika non lo è, Queste, come altre imprecisioni, potevano facilmente essere evitate da una revisione più attenta e critica del testo,
Non voglio accanirmi, ma desidero esporre con chiarezza i motivi della mia insoddisfazione perciò, devo ammettere di aver trovato alcune incoerenze all'interno della storia, Il prologo è senza dubbio intrigante e riempie di curiosità: Daniel, l'amico di Erika, è morto in circostanze misteriose, ma è sulla ragazza che si concentra la nostra attenzione sconvolta da un'ansia febbrile e isolata da tutti i suoi amici.
In questa circostanza, si apprende che tra lei e Daniel c'è stata qualcosa di più che una semplice amicizia, Proseguendo la lettura, però, si scopre che Erika, pur trovando simpatico e carino il ragazzo, non è interessata a lui e che, anzi, è infastidita dalle attenzione che le dedica tanto da arrivare a respingerlo.

Ed infine, l'epilogo. Mi chiedo se l'autrice abbia in mente un seguito perché è l'unica cosa che, almeno in parte, lo motiverebbe,
Inutile dire che non mi sono sentita partecipe delle emozioni vissute dalla protagonista, Alcuni comportamenti, inoltre, mi sono sembrati immotivati o sproporzionati, ma per il patto di sospensione dell'incredulità tra lettore e narratore ho deciso di non soffermarmici e di proseguire la lettura.

Quella de Il lamento di Euridice è una storia con moltissimo potenziale e io sono fermamente convinta che anche l'autrice possa fare meglio, Ancora una volta, voglio lodare l'originalità, caratteristica preziosa come una gemma rara, sitelink blogspot. it
Conoscete il mito greco di Orfeo e Euridice

Orfeo, era considerato come uno dei maggior poeta dellantica Grecia, Dicevano di lui che col suo canto dolcissimo aveva il potere di muovere gli alberi e di rendere mansuete le belve, Si era stabilito nella Pieria, sulle coste meridionali della Tracia, e lì sposò la bella ninfa Euridice, In quello stesso tempo, giunse in Tracia Aristeo, che sinnamorò pazzamente di Euridice e iniziò a importunarla,
Un giorno Euridice, per sfuggire Aristeo, attraversò i campi e fu morsa da un serpente velenoso, Morì.
Orfeo, disperato, decise di andare a riprenderla dal regno dei morti, Il Dio degli inferi, gli concesse di portare via la sposa ma a una condizione: non si sarebbe dovuto girare a guardarla fino a che non fossero usciti dal suo regno.

Grazie alla sua lira Orfeo passo indenne tra le belve degli inferi e riuscì a condurre via Euridice, che camminava dietro di lui, seguendo la musica, Sennonché, quando furono giunti quasi alla fine, Orfeo non seppe trattenersi e si voltò, Euridice fu nuovamente inghiottita nellAde,

E se i loro spiriti vagassero ancora sulla terra alla ricerca di qualcuno che li aiuti a congiungersi

Adoro i miti greci e questo è un dei motivi che mi ha spinto alla lettura de Il Lamento di Euridice.
È un libro che si legge tutto dun fiato, un po per la sua brevità, ma anche perché ti trascina dentro la storia, Come Orfeo con la sua lira, . tipnotizza.
Erika e il suo gruppo di amici, ha appena superato la maturità e, come regalo per aver raggiunto il traguardo, si concedono una vacanza nei boschi marchigiani, dove uno di loro, Daniel, possiede una casa.

Durante una passeggiata, Daniel li porta a visitare un vecchio cimitero delche si trova lì vicino, una volta varcato il cancello Erika sente un lamento straziante, un urlo di donna, che nessun altro pare sentire, a parte lei.
Sconvolta e spaventata fanno rientro alla casa, Da quel momento la sua vita non sarà più la stessa, Ansiosa di capirne di più incontrerà Malco, un ragazzo che, come lei, sente lo stesso incessante lamento, Insieme cercheranno di liberarsene.
La storia ruota principalmente intorno a loro due, che si ritroveranno loro malgrado insieme, è la storia di un amore dalle tinte scure, non si conoscono, Erika perfino lo teme, ma alla fine non può fare a meno di sentirsi logorare dalla passione e dal desiderio.
Una passione che trasuda dalle pagine, la senti e non puoi fare a meno di provare un nodo allo stomaco, tutte le volte che lei cerca di combatterla.

Ma è anche la storia dei suoi amici e di un periodo della vita particolare, la fine delle superiori, la maturità,durante il quale si prendono decisioni importanti, “cosa farò da grande, e si passa dalladolescenza alla vita adulta dei legami nuovi si creano, altri che ci hanno accompagnato, finiscono.

La scrittura è veloce e dipinge quadri realistici, riesce a trasmettere angoscia, desiderio, passione e dolore,
La fine mi ha lasciata attonita, ho fissato per un po la pagina con la scritta “Credits”, nella speranza svanisse per lasciare il posto ad un'altra parte di storia.
Credo che si potesse sviluppare di più, mi ha lasciato una miriade di domande in sospeso, Poi unaltra cosa che mi ha stonato, ok è un inezia, ma data lambientazione avrei lasciato i nomi in italiano,
Un libro interessante, dalla trama originale rispetto ai soliti Paranormal Romance, Malco il protagonista maschile è molto intregante e ambiguo oserei dire, Alcune scene sono troppo veloci, avrei preferito maggior approfondimento, Comunque consigliato.
La recensione completa qui: sitelink blogspot. it

No,no e no,
Una potenziale bella storia in una manciata di pagine, Personaggi e situazioni poco approfonditi, Solo la logica permette in alcuni punti di capire dove iniziano e finiscono dialoghi e narrazione, Qualche strafalcione grammaticale pure. Tipo dire "falsa" e non "farsa" e "sobillare" riferito a sentimenti gioiosi,
Un gran potenziale non sfruttato, "Il lamento di Euridice" di Luana Semprini, recensione di Monia Iori
da sitelink blogsp

Tra me e “Il lamento di Euridice” di Luana Semprini è stato amore a prima vista, La storia, la copertina, i riferimenti al mito di Orfeo ed Euridice, lo stile, i personaggi tutto mi ha portato a leggere questo romanzo in poche ore rigorosamente notturne e ad innamorarmi di esso.
Volevo leggerlo da tempo, ma ogni volta dovevo rimandare, finché un giorno lho iniziato in seguito a un impulso istintivo, ho dato uno sguardo alle prime pagine e poi lho dovuto lasciare lì, in attesa, per occuparmi di altro.
Ma il libro ormai era entrato nella mia testa e non mi lasciava in pace, Credetemi se dico che non riuscivo a togliermi dalla mente la storia di Erika e Malco, La sera, quando finalmente ho potuto mettermi comoda e proseguire la lettura, sono stata ossessionata dai risvolti misteriosi e romantici dellintreccio,
Ossessione. Sì, questo è il termine giusto per descrivere leffetto che crea questo romanzo, Lambientazione gotica ma moderna, i protagonisti vittime di un destino avverso, la storia damore ricca di passione e purezza, creano insieme un miscuglio di pathos e mistero che mi ha trascinata in un vortice di dipendenza.
È una lettura intensa e coinvolgente che mi ha tenuta con gli occhi incollati alle pagine con una facilità incredibile e che ha continuato a vorticarmi nel cervello anche dopo aver letto la parola fine.
Già, perché il romanzo è breve e lascia spazio a molti dubbi e domande ed è difficile credere che la storia sia conclusa quando mi sono accorta di essere giunta al termine, sono stata assalita da un senso di insoddisfazione e incompletezza perché volevo ancora stare in compagnia delle atmosfere romantiche e tormentate che lautrice è riuscita a raccontare con abilità e sentimento.

Erika ha appena finito il liceo e decide di trascorrere qualche giorno di vacanza con i suoi amici Jack, Sofia, Jane e Daniel nella casa dei genitori di questultimo a Villalba, un paesino sperduto tra i boschi marchigiani.
Quando il gruppo arriva a destinazione decide di fare una passeggiata tra le meraviglie naturali che il luogo offre, ma ad un certo punto i ragazzi si imbattono in un cimitero abbandonato e Erika inizia a sentire un cupo lamento nella sua testa.
Gli altri non riescono a udire la voce e credono che la reazione dellamica sia solamente dovuta alla stanchezza e allo shock, Tuttavia, Erika sa che non è così e durante la notte, mentre gli altri dormono, torna al cimitero per scoprire che cosa ha provocato il suo malessere e lì incontra Malco, un ragazzo strano, inquietante ed enigmatico che ha tutta laria di soffrire di disturbi psicologici.
Spaventata e sconvolta, scappa da quella figura che alla luce della luna appare quasi demoniaca e che continua a chiamarla Euridice, ma ormai lincontro è avvenuto, lui lha trovata e non smetterà di tormentarla finché lei non capirà che gli appartiene.

Mi è piaciuto moltissimo il modo che Luana Semprini ha utilizzato per raccontare la storia, e immergermi in questa realtà fittizia è stato un gioco da ragazzi! Lo stile è pulito e semplice, scorrevole, e la narrazione in prima persona permette di immedesimarsi alla perfezione nel personaggio confuso, spaventato, turbato e disorientato di Erika.
Uno degli aspetti che ho davvero apprezzato è stata la capacità dellautrice di riuscire a descrivere fin nei minimi dettagli lo stato emotivo della protagonista mentre si legge, si sentono benissimo lansia e ladrenalina, la paura e il coinvolgimento, la confusione e lo stress che attanagliano il suo essere.
È stata davvero brava sotto questo punto di vista, La prosa è veloce e regala alla storia un senso di immediatezza che crea una continua attesa e aspettativa e che riesce a tenere con il fiato sospeso fino allultima pagina.
Unica pecca che ho riscontrato dal punto di vista tecnico è la presenza di alcuni refusi nel testo, ma il numero non è così elevato e questo difetto può essere benissimo sorvolato.
Io sono una lettrice che dà più importanza al contenuto che allinvolucro, ma cerco di stare sempre attenta a questo tipo di pecche, quindi quando sono presenti lo dico senza problemi per dare una visione totale e sincera dellopera analizzata.
Tuttavia, quando un romanzo riesce ad emozionarmi così tanto come in questo caso, non posso fare a meno di professare tutto il mio amore verso il libro in questione, al di là dei piccoli errori che possono esserci.

Ciò che più ho amato di questo romanzo è sicuramente la storia damore tra Erika e Malco, una relazione torbida e intensa intrecciata egregiamente al mito classico e immortale di Orfeo ed Euridice che io adoro.
Come poteva non conquistarmi! Malco è un protagonista maschile perfetto: tragico e solitario al punto giusto, passionale e misterioso, a volte crudele altre dolce, tormentato e creduto pazzo da tutti quelli che lo conoscono, possessivo e geloso, ma anche ironico.
Insomma, per me è il massimo! Mi sono totalmente innamorata di lui e della sua aria maledetta! Sono stata ossessionata dalla sua triste presenza come lo era la protagonista! Erika è una ragazza pratica e realista che si trova ad affrontare da un giorno allaltro una situazione che le fa perdere la cognizione della realtà ed è spaventata e scossa, ma allo stesso tempo non può fare a meno di provare attrazione nei confronti di Malco.
Non sono sempre stata daccordo con lei e con le sue scelte, ma è un personaggio che mi è piaciuto molto e che sono sempre riuscita a comprendere, Lamore tra i due è talmente forte e intenso che rapisce e durante la lettura mi sono dimenticata praticamente di tutto tanto ero presa dal mistero e dal sentimento che li avvolgeva.
Non riuscivo a smettere di leggere e mi è dispiaciuto tantissimo arrivare alla fine del libro,
Loriginalità della storia sta nella scelta di Luana Semprini di unire la bellezza della mitologia classica ai fili della sua trama, Lidea che Orfeo ed Euridice siano due spiriti torturati dal fato che vagano alla ricerca di coloro che permetteranno finalmente alle loro anime di unirsi è tragica e drammatica e dona al romanzo un tocco di romanticismo immortale che avvolge ogni azione dei protagonisti e rende il loro amore puro e straziante, disperato e devastante, attraversato da un bisogno urgente che non ammette più impedimenti.
La storia di un amore maledetto e intriso di eterna poesia,
“Il lamento di Euridice” è un romanzo che mi ha ossessionato, emozionato e coinvolto, un libro ricco di magia e di raffinata sensualità, e lo consiglio a tutti coloro che amano il romanticismo gotico e la mitologia greca e vogliono immergersi in una realtà dolce e misteriosa!
Get Started On Il Lamento Di Euridice Illustrated By Luana Semprini Released As Paper Edition

Monia Iori.